Sono passati quattro mesi dal ban degli account dell’ormai ex Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump da tutte le principali piattaforme social dopo il plateale incitamento ai rivoltosi che hanno assaltato Capitol Hill il 6 gennaio scorso per contestare il risultato delle elezioni presidenziali. Facebook era stata l’azienda che aveva preso la decisione più drastica: sospendere gli account ufficiali di Trump su Facebook ed Instagram a tempo indeterminato, riservandosi una nuova valutazione periodica su quella decisione.
La valutazione è arrivata, come anticipato ieri dal Washington Post, anche se non è quella definitiva: per il momento il comitato di supervisione di Facebook ha deciso di confermare la messa al bando di Donald Trump da entrambe le piattaforme, ma si è riservato di prendere una decisione definitiva nei prossimi mesi, chiedendo a Facebook di fornire ulteriori spiegazioni.
Il comitato di supervisione di Facebook, infatti, non è composto da persone interne all’azienda. Pur essendo stato fondato da Mark Zuckerberg nel 2019, il Facebook Oversight Board è costituito da esterni indipendenti all’azienda guidata dal CEO di Facebook, 20 esperti di tecnologia e regolamentazione della stessa, così come accademici, specialisti dei diritti umani e giornalisti. L’obiettivo della commissione è quello di supervisionare in modo indipendente il modo in cui Facebook viene gestito.
Entro sei mesi la decisione definiva, ma per ora Trump resta bloccato su Facebook
La decisione di mettere al bando Donald Trump da Facebook e Instagram era stata accolta da una serie di dubbi e polemiche e proprio per questo era stato chiesto l’intervento del comitato di supervisione, che per il momento ha confermato il ban di Trump:
Il Board insiste che Facebook riesamini questa questione per determinare e giustificare una risposta proporzionata coerente con regole applicate ad altri utenti della piattaforma.
La decisione definitiva dovrebbe arrivare entro i prossimi sei mesi e fino a che il comitato non si sarà espresso l’ex Presidente USA continuerà a non poter accedere ai suoi account ufficiali su Facebook e Instagram. Questo, però, non sembra preoccupare troppo Donald Trump, che proprio negli ultimi giorni ha ribadito l’intenzione di creare una propria piattaforma social pronta a “rivoluzionare” il settore dei social network.