I democratici dell’House Intelligence Committee della Camera hanno reso pubblici migliaia di annunci pubblicati su Facebook ed Instagram dall’Internet Research Agency (IRA), il gruppo russo che ha provato ad interferire nelle scorse Presidenziali americane. I democratici hanno dichiarato di aver condiviso pubblicamente un totale di 3.519 annunci apparsi all’interno del social network nel 2015, 2016 e 2017. Questo non include gli 80.000 contenuti organici condivisi su Facebook dall’IRA, che i Democratici renderanno disponibili in seguito.
Ciò che rimane poco chiaro è l’impatto che questi annunci hanno effettivamente avuto sull’opinione pubblica, ma i democratici notano che sono stati visti da oltre 11,4 milioni di americani. Chi fosse interessato a visionarli tutti potrà farlo attraverso un sito web aperto per l’occasione. Come è stato notato, non tutti i messaggi pubblicitari inneggiano a Donald Trump in quanto esprimono diverse opinioni su moltissimi delicati argomenti in modo da raggiungere più utenti possibili. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di proteggere nei migliori dei modi l’opinione pubblica americana dalle interferenze, svelando come i gruppi filorussi agivano all’interno del social network.
Russia sought to divide us by our race, our country of origin, our religion, and our politics. They attempted to hijack legitimate events meant to do good – teaching self-defense, providing legal aid – as well as those events meant to widen a rift.
Here's just some examples: pic.twitter.com/YMX2FTgPGU
— Adam Schiff (@RepAdamSchiff) May 10, 2018
Contestualmente alla pubblicazione dei contenuti fasulli che l’IRA aveva condiviso per tentare di alterare il pensiero delle persone durante la scorsa campagna Presidenziale americana, Facebook è intervenuto nuovamente sull’argomento evidenziando come abbia fornito questi dati al Congresso americano in modo che potessero comprendere meglio la portata delle interferenze russe all’interno dei social network.
Facebook evidenzia anche che nel periodo precedente alle elezioni del 2016, si sia concentrato nell’arginare i tipi di attacchi alla sicurezza informatica tipicamente utilizzati dagli Stati nazionali, come gli attacchi di phishing e malware. Il social network riconosce anche di essere stato troppo lento nell’individuare questa tipologia di interferenze.
Facebook, però, ci tiene a sottolineare anche che da allora ha iniziato a porre in essere una serie di misure per evitare che fatti analoghi si potessero ripetere come una maggiore trasparenza negli annunci pubblicitari, nuove azioni contro le fake news e tanto altro ancora.
Tuttavia, Facebook riconosce anche che questo problema non potrà probabilmente essere risolto totalmente in quanto gli avversari sono determinati, creativi e ben finanziati. Il social network, comunque, non abbasserà mai la guardia ed intende in futuro migliorare ulteriormente la protezione delle sue piattaforme da questo genere di interferenze.