Facebook cresce a Wall Street, grazie al terzo lock-up

La scadenza del terzo lock-up fa guadagnare a Facebook il 7,44% a Wall Street: recuperate in parte le perdite degli ultimi mesi.
Facebook cresce a Wall Street, grazie al terzo lock-up
La scadenza del terzo lock-up fa guadagnare a Facebook il 7,44% a Wall Street: recuperate in parte le perdite degli ultimi mesi.

Facebook recupera parzialmente in Borsa, chiudendo la giornata di ieri con un +7,44% pari a 21,33 dollari per azione. In fase di contrattazione il titolo era arrivato addirittura al +11,2% (22,09 dollari), salvo poi perdere qualche punto. A causare l’impennata del social network a Wall Street è stata la scadenza del terzo lock-up, ovvero il periodo in cui parte gli investitori della prima ora che hanno partecipato all’IPO del maggio scorso possono cedere il loro pacchetto.

Una vera e propria boccata di aria fresca per la quotazione del social network, che al contrario delle previsioni iniziali ha subito perdite considerevoli fin dal suo esordio sull’indice NASDAQ di sei mesi fa. A partire da ieri si aggiungono dunque al titolo altri 800 milioni di dollari, la stessa cifra disponibile inizialmente. I due lock-up precedenti erano scaduti a metà agosto (271 milioni) e fine ottobre (234 milioni), mentre il prossimo è previsto per il 14 dicembre (156 milioni).

Soddisfazione ovviamente tra i vertici societari. La creatura di Mark Zuckerberg, nonostante il netto dominio in ambito 2.0, non ha finora saputo soddisfare le aspettative degli investitori. Le azioni inizialmente collocate a 38 dollari sono arrivate poco dopo il debutto a 45 dollari, salvo poi toccare successivamente il minimo storico di 17,55 dollari. Il mese scorso Facebook ha annunciato il raggiungimento di un traguardo importante: un miliardo di utenti attivi connessi al social network per interagire e condividere, un obiettivo raggiunto in meno di un decennio, per una realtà nata tra le aule di università e arrivata a conquistare il Web in tempi record. Non resta dunque che attendere per capire se i buoni risultati registrati ieri sono indice di una ripresa destinata a mantenersi nel tempo.

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