Facebook cripterà gli User ID

Facebook ha annunciato l'intenzione di criptare lo User ID passato alle applicazioni per evitare inavvertite condivisioni
Facebook cripterà gli User ID
Facebook ha annunciato l'intenzione di criptare lo User ID passato alle applicazioni per evitare inavvertite condivisioni

Facebook ha pubblicato un importante post sul blog del gruppo dedicato agli sviluppatori ed a firma di Mike Vernal. Si tratta di un post di particolare rilievo poichè spiega come il gruppo ha intenzione di risolvere un problema relativo alla tutela della privacy degli utenti.

Da alcune ore il social network era stato accerchiato. Secondo quanto emerso, infatti, il sistema passa alle proprie applicazioni lo User ID dell’utente e tale parametro viene a sua volta in certi casi passato a canali di advertising che cercano così di ottenere la profilazione dell’utenza. Inizialmente il problema era stato attribuito ad un semplice errore, ma in casi di questo tipo il timore del dolo è ciò che spinge immediatamente l’allarme ai massimi livelli. Zynga (la casa produttrice di FarmVille ed altri giochi) è stata coinvolta in una class action ed alcuni rappresentanti della politica USA (lato Repubblicano) hanno inoltre chiesto formalmente a Facebook una spiegazione per quanto accaduto.

Facebook non può probabilmente intervenire immediatamente, ma il gruppo si è trovato comunque nella condizione di dover portare avanti una qualche proposta costruttiva per palesare la propria volontà di risolvere il problema. Così è successo: il social network spiega, con tanto di dettagli per gli sviluppatori, di voler criptare i dati passati alle applicazioni così che gli stessi non possano essere (inavvertitamente o meno) condivisi.

Facebook, al tempo stesso, non si assume l’intera responsabilità per quanto accaduto e spiega che il problema è insito in qualche modo nei meccanismi del Web (il tutto è illustrato nei dettagli nel post, ed è materia di sicuro interesse per i developer al lavoro sul network). Il gruppo, quindi, sarebbe al lavoro con esperti e con i produttori di browser per giungere ad una proposta ulteriore che va oltre il problema specifico e che possa spingere ulteriormente l’acceleratore sulla sicurezza del Web e dei suoi utenti.

La proposta dovrà ora passare al vaglio degli sviluppatori e raccogliere il feedback della community: sarà a quel punto chiaro se lo sforzo del network è stato valutato sufficiente e soprattutto se potrà essere concretizzato in tempi ragionevolmente brevi.

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