Facebook ha annunciato da tempo l’intenzione di muoversi nel mondo dei “deals”, sfidando così nomi già grandi quali Groupon o LivingSocial. All’annuncio ha però fatto seguito il silenzio, in attesa che il meccanismo potesse iniziare ad ingranare la marcia. Si è saputo, nel frattempo, che il servizio raggiungerà anche l’Italia assieme a Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. L’esordio è atteso negli Stati Uniti e proprio negli USA qualcosa sembra iniziare a muoversi.
Facebook Deals si sta muovendo su due piani paralleli e complementari: da una parte occorre raccogliere quanta più utenza possibile attorno al proprio servizio; dall’altra bisogna tentare di avere quanti più “deals” disponibili per dimostrare concretamente il vantaggio potenziale di questa soluzione. Sono questi due aspetti destinati a fecondarsi reciprocamente: più sono i deals, più sono gli utenti interessati; più ci sono utenti interessati, più saranno le aziende pronte a proporre i propri deals.
Da qualche parte bisogna pur cominciare, però. Per questo motivo Facebook sta iniziando a mostrare sulle bacheche degli utenti l’invito ad iscriversi al servizio (scelta che può essere confermata sull’apposita pagina): «Le offerte sono ancora migliori se sfruttate con gli amici», e l’invito è pertanto quello di estendere il passaparola alla propria community. In parallelo Facebook ha iniziato ad inviare ai gestori di Facebook Pages un messaggio indicante la possibilità di proporre i primi “deals”.
La possibilità di dialogare tanto con l’utenza quanto con le aziende consente a Facebook di velocizzare i passaggi che Groupon, LivingSocial ed altri hanno dovuto compiere nel tempo e con onerosi investimenti. Facebook parte da zero, ma ha un brand affermato ed una community da centinaia di milioni di utenti, il che ben delinea quanto rapida possa essere l’ascesa del social network in questo nuovo ambito. L’Italia attende i Facebook Deals a braccia aperte: il nostro paese è noto tanto per essere pronto alla logica dei coupon, quanto per essere particolarmente affezionato al social networking. Se i due aspetti andranno a colimare in un servizio unico, l’exploit tricolore potrebbe esprimere grandi potenzialità.