Facebook lancia un’iniziativa simile a quella proposta da Google qualche settimana fa e mirata a debellare DNSChanger, il malware che minaccia di spegnere la Rete a parte dell’utenza dal prossimo 9 luglio.
La divisione Sicurezza del team di Mark Zuckerberg ha aderito al DNSChanger Working Group allo scopo di aiutare le potenziali vittime di tale pericoloso malware a identificarlo e rimuoverlo. Gli iscritti al social network che sono stati colpiti dallo stesso riceveranno pertanto una notifica visibile direttamente su Facebook, che li informerà del fatto che il loro computer o la loro Rete è probabilmente infetta. Facebook indicherà, in tal caso, il sito DNSChanger Working Group così da poter indirizzare loro a quelli strumenti utili a debellare l’infezione.
«La preoccupazione principale del team Facebook Security è quella di tenere i propri utenti protetti. Grazie alla collaborazione con il DNSChanger Working Group, Facebook è in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica circa questo particolare malware. È di particolare interesse per tutti impedire agli utenti in possesso di PC infetti di perdere l’accesso a Internet dal 9 luglio 2012. […] Numerosi avvisi e avvertimenti sono stati diramati da imprese di sicurezza, da Google e anche da DHS circa le minacce derivanti dal malware. Anche se i cybercriminali dietro la campagna sono stati arrestati e il numero dei dispositivi infetti è diminuito considerevolmente, secondo le ultime statistiche ci sono ancora poche centinaia di migliaia di PC infetti».
Nell’ottica di aiutare quelle centinaia di migliaia di utenti che potrebbero perdere l’accesso al Web tra quasi un mese, e probabilmente con l’intenzione di proteggere gli iscritti al social network in modo tale da non perdere traffico, Facebook si propone dunque in prima fila per la lotta a DNSChanger, nel tentativo di sventare qualsiasi pericolo derivante dallo stesso. Tendere la mano all’utenza meno esperta, ed inconsapevolmente caduta nella trappola di DNSChanger, è un modo per educare la community ed evitare un dramma collettivo nel giorno della scadenza.