Facebook e fascismo: cade la giunta leghista di San Giovanni Bianco

Facebook e fascismo: cade la giunta leghista di San Giovanni Bianco

Come può un paese da poco più di 5.000 anime immerso nella Val Brembana arrivare a occupare le pagine dei più importanti quotidiani e siti d’informazione nazionali? Questa è l’impresa riuscita a San Giovanni Bianco, comune bergamasco capace di attirare l’attenzione della stampa nostrana.

Non è la caduta della giunta a fare scalpore, notificata per un’incredibile serie di coincidenze proprio nella giornata di ieri e da attribuire, secondo le motivazioni ufficiali, a un’insostenibile situazione di difficoltà economica, ma quanto accaduto qualche ora prima. Nella serata di lunedì è infatti circolata in Rete una fotografia che ritrae Iuri Milesi, 21enne neoeletto consigliere leghista, esibirsi con sguardo fiero e nonchalance in un plastico saluto romano.

Secondo quanto riporta Corriere.it, lo scatto sarebbe stato caricato sul profilo Facebook di Milesi, ora non più raggiungibile, ma contenente anche:

…stemmi del Partito Nazionale Fascista, una Lombardia completamente nera con la scritta “Fascismo e Libertà”, sue immagini che lo ritraggono con finti fucili e agghindato con tute mimetiche…

Di diversa natura le reazioni suscitate negli esponenti politici della realtà bergamasca. C’è chi, come il segretario di partito, invita tutti ad assumersi le proprie responsabilità o ancora chi, come l’ormai ex sindaco, tende a minimizzare l’accaduto, definendo Milesi “un bravo ragazzo, forse un po’ troppo esuberante”. Dai rappresentanti degli schieramenti politici all’opposizione (PD e IdV), invece, la condanna al gesto giunge unanime.

Stando alle sopraccitate motivazioni ufficiali, il comportamento di Milesi non avrebbe dunque giocato alcun ruolo nella caduta della giunta. Ciò non impedisce comunque di prendere in considerazione la vicenda, per sottolineare una volta di più l’impatto dei social network su tutti gli ambiti della vita dei loro iscritti, sia essa di tipo pubblico o privato. A quanto pare, avanzate impostazioni per la privacy, filtri, disclaimer e raccomandazioni non possono nulla, quando sono gli utenti stessi a mancare di rispetto e buon senso.

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