Facebook e Google vogliono Skype. Vogliono il suo brand, vogliono i milioni di contatti che porta in dote, vogliono la tecnologia P2P su cui si basa il suo protocollo. Vogliono la sua storia e l’immagine innovativa che da sempre riluce agli occhi degli utenti. Vogliono Skype, ma dovranno contenderselo. Ed il braccio di ferro sarebbe già iniziato.
A lanciare la notizia è Reuters, secondo cui Skype e Facebook sarebbero entrati in contatto per volontà di Mark Zuckerberg. Le parti si corteggiano ormai da tempo poiché entrambi vedono le potenziali sinergie che potrebbero ricavarne. L’ultima versione di Skype ha infatti introdotto nuove integrazioni con il social network, e già con la versione precedente si era iniziato ad intuire che i rispettivi team già erano in discussione. Ora però si tratta di capire come e se proseguire su questa strada.
Quel che Facebook vorrebbe è far proprio un gruppo che rappresenta nei fatti il sinonimo di VoIP per le grandi masse. Facebook ne trarrebbe un ponte verso la telefonia, un sistema di trasmissione efficiente e diffuso con cui accrescere il concetto di comunicazione integrata che il social network ha ormai abbracciato da qualche mese. Il tutto potrebbe essere però ottenuto anche soltanto con una semplice partnership, ma le valutazioni in tal senso saranno tutte meramente di natura finanziaria.
Skype, infatti, è già nella prospettiva di una possibile quotazione in borsa. Avrebbe dovuto avvenire ad inizio anno, ma è stata spostata verso la fine per non meglio precisati motivi di opportunità. Dietro lo slittamento della quotazione potrebbero però esserci con tutta probabilità le trattative in corso e, se dall’IPO Skype potrebbe trarre qualcosa come 1 miliardo di dollari, da una possibile cessione ne potrebbe trarre molti di più (3/4 miliardi circa).
In questo quadro si inserisce Google, anch’esso fortemente interessato a Skype tanto per far proprio un grande nome (ed il denaro in tal senso non manca se è vero che sono stati offerti già 5 miliardi a Groupon nei mesi scorsi), quanto per non lasciare il boccone al nemico. Anche con Google le trattative sarebbero iniziate, scatenando così una vera e propria asta.
E poi c’è eBay. Il gruppo detiene ancora una fetta importante della proprietà di Skype e potrà far valere con decisione il proprio peso nella decisione finale. Nei confronti di eBay, però, Google parte in netto svantaggio perché da tempo le parti sono rivali su più ambiti. Basti pensare a Google Checkout (vs PayPal) o all’ultimo Google Shopping (vs eBay Marketplace), così come al lavoro effettuato con Google Voice (vs Skype): se Google vorrà ottenere il benestare di eBay dovrà probabilmente cedere qualcosa in cambio.
Skype in questa fase si astiene dal commentare ogni rumor, e non avrebbe potuto essere altrimenti. Il braccio di ferro è però ormai lanciato: ready, steady, go.