L’avevamo scritto il 31 dicembre cercando di prevedere cosa sarebbe accaduto nel 2011 nel mondo del Web 2.0: Twitter verrà acquisito. Ora il Wall Street Journal conferma la notizia, ma la sorpresa è che i potenziali acquirenti sono due: oltre a Google c’è anche Facebook.
I due colossi, sempre più in competizione, avrebbero avuto già numerosi colloqui, separatamente, con l’azienda californiana che ha inventato il microblogging. E anche se si è trattato di incontri interlocutori, il giornale finanziario è già in grado di svelare la valutazione che viene data al cinguettìo più famoso del mondo: tra gli otto e i dieci miliardi di dollari.
L’articolo del WSJ entra in profondità su questo possibile affare:
“Nel mese di dicembre, quando ha ottenuto 200 milioni di dollari da un nuovo investitore, Twitter è stato stimato attorno ai 3,7 miliardi. Questi prezzi sono giustificabli sulla base dei multipli finanziari? No, ma queste società stanno costruendo servizi sociali basati su enormi dati dei propri utenti: il mercato li sta valutando seriamente soltanto oggi.”
Per questa ragione, fonti interne della società citate dall’articolo assicurano che per il momento Twitter ha intenzione di resistere alle sirene di Big G e Big F, convinti come sono che nei prossimi anni riusciranno a creare “una società indipendente che crescerà fino a 100 miliardi di dollari”.
Per fare questo, Dick Costolo (ex Google), il nuovo CEO, ha appena assunto altri 350 ingegneri e ha messo assieme un team di venditori, per la pubblicità, di venti esperti.
Resta indubbio che dopo le acquisizioni clamorose di AOL, il graduale percorso di Facebook verso la quotazione in borsa, la quotazione di LinkedIn (di 2 miliardi di dollari), questa indiscrezione dimostra come il 2011 sarà molto probabilmente l’anno in cui la Net Economy cercherà di prendersi la rivincita dopo lo scoppio della bolla speculativa nel 2000.