La mappa mondiale dei social network rivela come la situazione si sta semplificando a favore dei grandi nomi, ma c’è un intero continente, l’Asia, che mostra una fortissima resistenza alla loro diffusione. Lo illustra molto bene la statistica di Vincos, il blog di Vincenzo Cosenza che si cura dei numeri sui canali sociali.
La mappa sulla situazione di Facebook e i suoi avversari creata da Vincenzo Cosenza è stata riprodotta, tra i tanti, anche dal famoso Mashable e da molti altri blog e siti specializzati, perché semplice ed efficace.
Secondo i dati raccolti dal blog rielaborando quelli di Alexa e Google Trends, negli ultimi tre anni i grandi social network sono più che dimezzati, passando da 17 a soltanto sette. Ovviamente, Facebook la fa da padrone, coi suoi 850 milioni di utenti destinati a tagliare il traguardo del miliardo entro la fine dell’anno (a meno di un peggioramento della flessione di cui pare soffrire ultimamente). Un risultato che si deve alla conquista di alcune fette di mercato che prima erano di altri siti. Un esempio su tutti: la battaglia contro Orkut, in Brasile, che Big F è riuscita a vincere.
Restano molti altri paesi dove la creatura di Mark Zuckerberg deve ancora salire sul podio più alto, a partire dal Giappone, dove va forte Mixi, ma sono Russia e Cina il vero problema. Mentre l’Europa è il più grande continente di utenti Facebook con 232 milioni di iscritti, seguono l’America del Nord con 222 milioni e l’Asia con 219 milioni.
Anche se per noi europei, quindi, il concetto stesso di social network è sovranazionale, non è così in molte altre aree del pianeta: in Russia Facebook deve fare i conti con VKontakte, in Cina con QZone, in Iran con Cloob e via dicendo. social network di Stato, o soggetti ai controlli di Stato in paesi con forti restrizioni alla libertà di espressione.
Ci sono poi gli altri social network, i concorrenti. E anche se la distanza è ancora abissale, si registra certamente la grande crescita di chi si è guadagnata la medaglia d’argento e di bronzo: Twitter e LinkedIn. Notevole anche il ruolo di Badoo in alcuni paesi europei, compreso l’Italia.