Esiste una banca dati nel mondo che sa come si creano e si rompono le coppie: è Facebook. Miliardi di dati che il team di Menlo Park ha deciso di rendere noti, almeno in parte, svelando le dinamiche più generali della nostra vita di uomini e donne sul social network.
Si racconta che uno dei divertimenti preferiti del giovane Mark Zuckerberg nei primi passi dello sviluppo di Facebook fosse quello di scommettere che avrebbe previsto quando le coppie iscritte al sito avrebbero rotto: era arrivato a una precisione del 33%. A ben ricordare, anche il film di David Fincher si chiudeva con Zuck alle prese con il classico spionaggio della ex per controllare se mai avesse intrecciato un’altra relazione: è uno dei classici comportamenti indotti dalle reti sociali.
Ora però è il Facebook Data Team a illustrare le potenzialità di queste informazioni:
“Utilizzando i dati degli Stati Uniti del 2010 e il 2011 abbiamo visto come diversi periodi dell’anno influenzano l’inizio e la fine delle relazioni. Abbiamo cominciando con la tabulazione delle modifiche rispetto alla relazione di uno status non-accoppiato, come “single” o “divorziato”, a uno stato accoppiato, come “In una relazione” o “Impegnato”. Abbiamo confrontato il numero di cambiamenti nella direzione opposta, da accoppiato a non accoppiato, per calcolare la variazione percentuale di rete.”
In pratica, usando solo i dati aggregati, il team ha fatto qualche scoperta interessante, ad esempio sul rapporto tra coppie e stagioni. Contrariamente a quanto si crede, i mesi estivi sono la tomba delle relazioni: poche coppie si formano, mentre molte finiscono a pezzi. Per non parlare di San Valentino e Natale: giorni nei quali si arriva a percentuali altissime (49 e 34%) di rotture. Saranno i regali sbagliati? Forse anche uno scherzo: non è un caso che le coppie che si formano il 1° di aprile corrono un rischio più alto di separarsi il 2 aprile. I giorni della settimana che fanno sbocciare l’amore sono la domenica, il lunedì e il martedì.
Che significato dare a questi dati? Ci provano gli esperti di Facebook, pensando a un modello comportamentale:
“Una spiegazione potrebbe essere che le persone in cerca di un cambiamento tendono a porre fine alle loro vecchie relazioni in tempo per trascorrere il weekend con gli amici o rimettersi in gioco con qualcuno di nuovo. O forse, rompere è difficile e per avere una conversazione difficile è meglio attendere che la fatica del lavoro settimanale sia alle spalle. Per quanto riguarda il guadagno netto in rapporti all’inizio di una nuova settimana, questo può essere un eco visibile della festa del fine settimana, e dei nuovi legami sociali che ne derivano.”
Facebook conosce molto di noi e ci vede dall’alto come formiche che si comportano tutte alla stessa maniera. In fondo, è quello che gli abbiamo sempre permesso. Almeno, potrebbe essere utile a trovare l’anima gemella.