Facebook è pronto per il suo primo referendum

Il social network ha dichiarato conclusa la fase di consultazione con gli utenti per le modifiche legate alle sue nuove norme di utilizzo. Tra il 16 e il 23 aprile l'utenza potrà esprimere il proprio giudizio sulla nuova governance tramite una votazione
Facebook è pronto per il suo primo referendum
Il social network ha dichiarato conclusa la fase di consultazione con gli utenti per le modifiche legate alle sue nuove norme di utilizzo. Tra il 16 e il 23 aprile l'utenza potrà esprimere il proprio giudizio sulla nuova governance tramite una votazione

L’esperimento di democrazia lanciato da Facebook sta per giungere alla sua seconda importante fase. Il famoso social network ha dichiarato concluso il periodo aperto ai commenti e ai suggerimenti da parte dell’utenza, per modificare le regole che reggono il servizio, e si appresta ora a indire una votazione per far approvare la nuova governance agli utenti. Con la sua nuova strategia completamente aperta alle istanze dei suoi utilizzatori, Facebook intende archiviare definitivamente le numerose polemiche insorte a causa di un cambiamento unilaterale delle sue norme di impiego, poi rapidamente rimosso per calmare gli animi dei milioni di utenti che ogni giorno affollano le sue pagine.

Le modifiche e i suggerimenti al regolamento del social network, inviati tramite circa tremila commenti, sono ora al vaglio di un gruppo di legali, che avranno il compito di selezionare e armonizzare le nuove proposte con le norme di utilizzo del portale già esistenti. Tali contenuti saranno poi integrati all’interno delle regole per la governance di Facebook, insieme ad altri consigli e suggerimenti giunti nel corso delle ultime settimane da società private, esperti sul diritto d’autore, legali specializzati sulla comunicazione tramite i nuovi media e altri soggetti attivi in Rete. Un lavoro complesso teso a trovare una sintesi equilibrata e in grado di essere accolta con favore dalla maggior parte degli utenti di Facebook.

Salvo ritardi, la nuova versione della documentazione contenente norme e termini di utilizzo del famoso social network dovrebbe essere pronta per il prossimo 16 aprile. Agli utenti sarà fornito un testo molto divulgativo per comprendere le modifiche di fondo che i gestori di Facebook intendono apportare alla loro creazione che raccoglie ormai oltre 180 milioni di utenti in tutto il mondo.

Contestualmente alla presentazione dei nuovi documenti, sul social network verrà avviata una votazione per consentire all’utenza di esprimere un giudizio sulla nuova governance. La sessione di voto durerà una settimana circa, dal 16 al 23 aprile, e; sarà gestita con una applicazione appositamente sviluppata per la piattaforma di Facebook da Wildfire. I risultati del referendum saranno poi analizzati e vagliati da un soggetto esterno, così da garantire la massima attendibilità sull’esito della votazione.

«Vi invitiamo a partecipare a questa votazione per le norme modificate. Se saranno approvate, tutte le prossime modifiche allo Statement of Rights and Responsibilities (SRR) saranno gestiste attraverso il medesimo processo di avvisi e commenti. Come specificato nel SRR, indiremo una votazione per qualsiasi proposta di cambiamento supportata dai commenti di almeno settemila utenti e il voto avrà valore consultivo salvo non partecipi alla votazione almeno il 30% dei nostri utenti attivi (persone che si sono collegate su Facebook almeno una volta negli ultimi 30 giorni). Se la partecipazione supererà il 30%, i risultati saranno vincolanti» si legge nel post da poco pubblicato sul blog ufficiale del social network.

Con questa nuova strategia, aperta ai commenti e alle opinioni degli utenti, Facebook mira a raggiungere risultati maggiormente condivisi sulle norme che lo regolano, evitando lo sciame di polemiche sorto alcune settimane fa in seguito alla modifica unilaterale di alcune parti del suo regolamento, successivamente rimosse. Mettere d’accordo tutti gli utenti del portale non sarà comunque semplice: il sistema previsto dal social network prevede una consultazione diretta di tutti gli utenti, ma non contempla naturalmente sistemi di democrazia indiretta o rappresentativa per dirimere con più rapidità le questoni legate ai suoi principi di funzionamento. Benché il numero di account registrati su Facebook sia ormai paragonabile alla popolazione di uno stato di grandi dimensioni, come il Brasile, il famoso social network rimane pur sempre una società privata che mette al primo posto la possibilità di massimizzare i ricavi. Le forme di democrazia proposte dal social network sono inevitabilmente subordinate a tale necessità, che potrebbe rendere difficoltosa l’identificazione di un giusto equilibrio per le nuove norme di utilizzo del portale.

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