Per i single, Facebook e gli altri social network possono rivelarsi un ottimo strumento per conoscere una persona speciale o semplicemente fare nuove amicizie. Anche il più solido tra i matrimoni può però crollare e devolversi rapidamente in un disastro coniugale quando c’è di mezzo la piattaforma di Mark Zuckerberg.
Negli Stati Uniti d’America, un divorzio su cinque è causato da Facebook e questo viene citato sempre più spesso nelle cause legali. Lo rivela una recente analisi condotta dalla American Academy of Matrimonial Lawyers, che spiega come ben il 66 per cento degli avvocati divorzisti citino proprio la piattaforma di Palo Alto come prova per le cause in cui due coniugi vogliono interrompere la propria unione. Inoltre, più dell’80 per cento degli avvocati ha riferito di aver visto un aumento considerevole del numero dei casi in cui marito e moglie utilizzano proprio i social network come motivo del divorzio.
Facebook, Twitter e gli altri siti sociali vengono sfruttati sempre più per controllare i movimenti e i comportamenti del proprio compagno o della propria compagna: questi permettono non solo di mantenersi in contatto con vecchi amici o compagni di scuola, ma anche di incontrare persone e in certi casi le migliori intenzioni possono essere travisate.
Spiega però Steven Kimmons della Loyola University Medical Center (Illinois) come le persone siano emotivamente più disponibili quando chiacchierano con qualcuno online, e in un breve lasso di tempo si può arrivare a condividere storie ed esperienze personali che possono portare ad una insospettata intimità tra le due parti. Di conseguenza, se in una coppia esiste già qualche problema, si può arrivare ad una rottura.
Difficile capire se Facebook sia sempre più causa di divorzi o se Facebook sia sempre più la facile bandiera da sfoggiare quando si intende porre fine ad un matrimonio. La realtà assodata è che in tribunale ci arrivano sposi e profili, ma spesso il social network porta in questi casi alla fine dell’eterna condivisione.