Facebook e i social network spopolano non solo tra gli internauti di tutto il mondo, ma a quanto pare anche tra i banchi di scuola.
Stiamo parlando degli esami di maturità dell’anno scolastico 2008/09, che sono partiti ieri con la tradizionale prova scritta di italiano, la quale ha offerto spunti interessanti e, soprattutto, è stata accolta con pareri unanimemente positivi sia dagli alunni che dagli stessi professori.
A essere apprezzata è stata la chiarezza e la semplicità delle tracce, tanto che in molti hanno finito il proprio elaborato entro le prime tre ore, un fatto che va visto in maniera positiva anche per il fatto di aver posto l’accento sui cosiddetti New Media.
Proprio la traccia che invitava gli studenti ad una riflessione argomentata sul ruolo dei social network, di Internet e dei nuovi media in generale è stata quella più scelta, tanto che le prime stime dicono che sono stati circa il 30% dei maturandi a preferirla agli altri temi.
Un fattore che evidenzia fortemente come la scuola stia cambiando, evolvendo insieme ai giovani e ai loro gusti, al loro modo di comunicare. Non ultimo, da apprezzare la capacità di evidenziare l’importanza di questi fenomeni sociali fin troppo spesso, e con troppa semplicità, additati come “pericolosi” da certi ambienti istituzionali nonché da alcuni media.
Oseremmo dire che la preferenza per questo tipo di tema forse era un po’ scontata, considerato che i maturandi di oggi non sono altro che la generazione cresciuta con i computer, l’iPod, i telefonini, Internet e che adesso rappresenta lo “zoccolo duro” dei social network.
Parlare di questi argomenti era quindi un po’ come parlare del loro mondo, delle esperienze quotidiane e degli strumenti preferiti per comunicare, una scelta indovinata da parte degli esperti del ministero, che hanno così dato modo di parlare della rete direttamente a chi la rete la usa ogni giorno.