Su Facebook e Twitter, è il numero dei follower che solitamente decreta (l’apparente) successo di una Pagina o di un utente, ma v’è da dire che dietro all’ingente cifra di follower o di “Mi piace”, spesso ci sono servizi a hoc che permettono di aumentare a dismisura il numero dei contatti. Tutto ciò che occorre è pagare una piccola somma di denaro.
È quanto racconta Marco Camisani Calzonari, docente di comunicazione digitale e linguaggi digitali presso l’Università Iulm di Milano, che spiega come:
«Ieri ho comprato 50mila finti followers su Twitter sul sito seoclercks.com a 20 dollari. Sono passato da 4.000 a 58.000 in pochi giorni… I nomi sono verosimili, combinano quelli disponibili in vari database esistenti. Il mio caso dimostra che il numero di contatti e le relative classifiche da sole non vogliono dire nulla. Sviluppare una community è un compito difficile, con una grande attenzione ai dettagli e al coinvolgimento. Il mercato nero danneggia quello vero».
In pratica, all’interno di questi pacchetti vi sono due categorie di utenti, quelli veri e iscritti a portali che “propongono l’affiliazione come moneta di scambio”, e quelli finti, creati da un bot. Chi vuole pertanto acquisire un po’ di (falsa) popolarità può avere a disposizione questi strumenti, che sono facilmente ricercabili su Google. Basta infatti andare sul noto motore di ricerca di Mountain View e cercare “buy Twitter followers” per rendersi conto di quanto pochi siano i passi da fare per arrivare a quest’obiettivo.
Vincenzo Cosenza, responsabile di Blogmeter e autore di Social Media Roi, commenta la situazione dichiarando che:
«Esistono casi di utenti che hanno anche più di un account con decine di migliaia di follower, nonostante non scrivano nulla di personale. Il numero di contatti, da solo, vuol dire sempre meno. Bisogna prestare attenzione al “page engagement”, inteso come somma di like, condivisioni, commenti e post spontanei».