Come sarebbe Facebook se fosse nato negli anni ’90? E se Twitter fosse parente di pac-man, che aspetto avrebbe? Sul Web spopolano dei video che si divertono ad applicare una grafica anacronistica ai social network, con effetti divertenti.
In gergo si chiama steampunk, il gusto – decisamente nerd – di costruire mondi di un secolo passato con le tecnologie del secolo presente. Già, perché se molti di noi sono effettivamente nati nel secolo scorso, Facebook e Twitter invece no, e occupano le nostre vite con una logica, una tecnologia e un’inventiva che però, con qualche modifica, forse si sarebbero potuti avere prima.
È il caso della versione eightyes di Facebook creata da Squirrel-Monkey.com, un gruppo di ragazzi che ha spostato indietro l’orologio ai tempi di Netscape, quando Mark Zuckerberg aveva 10 anni. Il risultato è una finta guida, tipica dei quei tempi, che spiega passo passo il funzionamento di questa strabiliante novità del futuro.
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L’ironia ovviamente la fa da padrona, visto che gli autori del video non mancano di sottolineare alcune concetti che, visti con la lente di ingrandimento degli anni ’90 forse ci aiutano anche a capire come non tutto quello che fa Facebook sia così indispensabile oppure che a volte è un po’ assurdo, come quando possiamo esprimerci con un like su un like su un commento di qualcuno che non conosciamo.
“Nel futuro potrai aggiungere amici, e persone che ancora non conosci, e anche persone che non sono in realtà degli amici. (…) Grazie a questa meravigliosa tecnologia tutti sapranno che sei stanca!”
Il lavoro di questo gruppo ha già mietuto un’altra vittima: Twitter, spostato addirittura negli anni ’80. Un colpo di genio in tutti i particolari: il lancio dal prompt dei comandi, la grafica DOS, il rumore tipico dei modem. Il fantomatico autore twitta nella stringa a disposizione:
“Vorrei che questo messaggio fosse ancora online nel 2012!”
In effetti, possiamo dire che ci è riuscito. A parte il problema con un virus.
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