Dopo aver deciso che “due è meglio di uno”, separando i messaggi dall’app principale, l’azienda di Menlo Park ha pensato di sfoltire il numero di applicazioni mobile, eliminando Facebook Poke e Facebook Camera dallo store Apple. Entrambe sono state rilasciate nel 2012, ma non hanno ottenuto il successo sperato. Considerato che le stesse funzionalità sono disponibili nell’app Facebook e in Messenger, nessuno si accorgerà della loro assenza.
Facebook Poke, da non confondere con la funzione Poke del social network, è stata annunciata il 21 dicembre 2012, come risposta alla più famosa Snapchat. Poke permetteva infatti di inviare messaggi, foto e video agli amici, fissando una durata massima di visualizzazione (1, 3, 5 e 10 secondi). L’app è stata sviluppata in soli 12 giorni e integrava un numero maggiore di funzionalità rispetto a Snapchat, ma per varie ragioni è stata trascurata da buona parte degli utenti. Lo stesso Zuckerberg aveva definito Poke “poco più di uno scherzo”.
Facebook Camera, annunciata il 24 maggio 2012 (poche settimane dopo l’acquisizione di Instagram), era invece un’app di qualità migliore, in quanto consentiva di effettuare l’upload di foto multiple, una feature che all’epoca non era ancora disponibile nell’app principale (bisognava scegliere le immagini una alla volta). Oltre alla condivisione, Camera consentiva la modifica degli scatti e il tagging degli amici.
Con la scomparsa di Poke e Camera, sull’App Store rimangono solo quattro applicazioni: Facebook, Messenger, Pages Manager e Paper. Stesso numero anche sul Google Play Store, ma al posto di Paper è presente Home, altra app dal futuro incerto.