«La nostra ricerca in real-time permette di trovare notizie fresche nel momento stesso in cui compaiono, anche se non sono le notizie più popolari del giorno»: così Google spiegava ad inizio Dicembre i propri progetti di inclusione dei contenuti social nel motore di ricerca. Ai tempi Google parlava anche di Facebook, ma nel frattempo i contenuti latitavano e non erano giunte novità in proposito. Ora, con un annuncio in tono minore relegato ad un semplice tweet, la cosa appare ufficiale.
In toni minore l’annuncio, in tono minore l’accordo. Google, infatti, sembra avere a disposizione un numero minore dei contenuti rispetto a Bing, ma la scelta appare comunque mirata. Quel che Google va a portare sul proprio motore di ricerca (nell’apposito box destinati ai contenuti provenienti dai social network) è infatti un estratto di quanto ricavato non tanto dagli aggiornamenti di status degli utenti, ma piuttosto dalle cosiddette “fans page” (qui quella di Webnews.it). La differenza è importante ed il distinguo è significativo.
Google, insomma, sembra ignorare tutta quella parte di Facebook che concerne le emozioni personali, i fatti personali e quel che appare come la sfera personale degli utenti. Al contrario, i server di Mountain View sembrano assetati di notizie e, non a caso, è proprio di notizie che Google andava parlando durante la propria presentazione.
Facebook, MySpace, FriendFeed, Jaiku e Identi.ca oltre al già incluso Twitter: è questo l’obiettivo che Google intende raggiungere nel breve periodo. Questi sono quindi i nomi identificati dal motore per dar vita al layer “social” da proporre agli utenti. La scelta delle fans page comporta 1.5 milioni di business indicizzati (una eventuale integrazione in Google Maps sembra poter essere un esperimento interessante), 3 milioni di pagine complessive e 20 milioni di utenti iscritti ogni singolo giorno (il che potrebbe offrire a Google nuovi parametri di valutazione della rilevanza dei vari contenuti fagocitati in real-time).