Altro che lingua morta: è pure su Facebook. Il più noto dei social network, infatti, ha inaugurato la propria versione in latino, dando vita ad un progetto sicuramente atipico e che gli studenti non potranno non curiosare tra una versione e un’altra.
Portare una lingua “morta” sul web non è certo semplice, perchè trattasi di rapportare in parole antiche significati totalmente nuovi. Ed è così che il “poke” diventa “puncti“, l’homepage diventa “domus“, la posta diventa “epistulae“, le notifiche “nuntia“, mentre lo “status” rimane tale e quale anche a vari secoli e molte tecnologie di distanza.
Un esercizio di stile simpatico e, chissà, anche utile. O forse, semplicemente, l’omaggio di un impero ad un altro impero.