Facebook fa incetta di VIP della Silicon Valley

Attirati dalle proposte del fondatore di Facebook, numerosi volti noti della Silicon Valley hanno deciso di vivere in prima persona l'avventura del famoso portale sociale. Dopo il PR di Google sembra essere giunto il momento per Marc Andreesen
Facebook fa incetta di VIP della Silicon Valley
Attirati dalle proposte del fondatore di Facebook, numerosi volti noti della Silicon Valley hanno deciso di vivere in prima persona l'avventura del famoso portale sociale. Dopo il PR di Google sembra essere giunto il momento per Marc Andreesen

Sembra aver riscosso molto successo l’ultima campagna acquisti di Mark Zuckerberg per il suo Facebook. Stando ad alcune indiscrezioni, il fondatore del famoso portale sociale avrebbe convinto un paio di volti molto noti nella Silicon Valley a seguirlo nella sua avventura sul Web. Oltre alla adesione di Elliot Schrage, già consulente di alto livello per Google, Zuckerberg avrebbe ottenuto un impegno informale da parte di Marc Andreessen, noto per aver contribuito alla creazione di Mosaic, uno dei primissimi browser sviluppati per la Rete, ed essere stato uno dei cofondatori di Netscape.

Dopo alcuni anni passati a Mountain View, Elliot Schrage passa dunque a Facebook, lasciando Google orfano di uno dei migliori esperti in pubbliche relazioni di tutta la Silicon Valley. All’interno della società che gestisce il grande portale sociale, Schrage sarà il responsabile della comunicazione e curerà le strategie per i rapporti con i media. Dopo il divorzio da Google, l’esperto in pubbliche relazioni ha svelato in una lunga intervista alcune delle strategie comunicative adottate nel corso del suo impegno presso il motore di ricerca. Secondo Schrage, la decisione di informare maggiormente gli utenti sui progetti e le politiche attuate da Mountain View si sarebbe rivelata determinante per migliorare la percizione della società da parte dell’opinione pubblica.

Per l’ex PR di Google, la vicenda dell’assegnazione delle licenze per lo spettro a 700 MHz negli States ne sarebbe la chiara dimostrazione: «In passato saremmo stati probabilmente più riservati su ciò che avevamo intenzione di fare, e in questo caso abbiamo davvero deciso – una volta giunti alla fine della questione per essere maggiormente sicuri – che fosse realmente nei nostri interessi, commerciali e legati agli utenti, essere estremamente chiari sui principi che pensavamo dovessero sottostare alla disponibilità dello spettro a 700 MHz». Il nuovo incarico assunto per Facebook porterà Schrage a confrontarsi con una realtà ugualmente complessa come quella di Google, ma caratterizzata sotto molti punti di vista da fattori di crescita molto rapidi e scarsamente ponderabili.

Marc Andreessen, invece, non ha ancora ufficializzato il proprio ingresso nella società di Mark Zuckerberg, ma secondo alcuni rumors avrebbe già dato il proprio assenso per aderire al board di Facebook. Nel corso degli ultimi anni, il cofondatore di Netscape ha acquisito molta dimestichezza con i social network grazie al suo Ning, una piattaforma semplice e intuitiva che consente agli utenti – anche completamente a digiuno di metalinguaggi per il Web – di creare piccole comunità online. Le conoscenze acquisite da Andreessen potrebbero dunque rivelarsi molto utili all’interno del board di Facebook, sempre più impegnato nella lotta per la supremazia nei confronti del suo diretto competitor MySpace. L’adesione di Andreessen al portale sociale potrebbe essere già confermata nei prossimi giorni.

Nel corso degli ultimi giorni, si sono, intanto, moltiplicate le voci e le indiscrezioni su un possibile interessamento da parte di Microsoft per un maggiore impegno all’interno di Facebook. Secondo alcuni analisti, la piccola partecipazione iniziale del colosso dell’informatica potrebbe costituire un primo tassello in vista di una futura acquisizione del portale sociale. L’operazione potrebbe rientrare nella strategia di Microsoft per compensare l’ormai sfumato accordo con Yahoo. Ma per gli ambienti finanziari, l’affaire Microhoo potrebbe riservare ancora qualche sorpresa. In questo caso, le speculazioni su una possibile acquisizione di Facebook sarebbero dunque funzionali alla messa all’angolo di Jerry Yang.

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