Sarà perché cambia di poco, sarà perché non c’è nessuno che si slogghi mai dal sito, ma che Facebook avesse cambiato logo non se ne era accorto praticamente nessuno. Al contrario di quanto generalmente accade con il restyling di marchi globali, che meritano anni di studio e a volte anche clamorose marce indietro a causa delle reazioni negative del pubblico, quello di Facebook è passato sotto silenzio. Le differenze sono appena percettibili, ma il concetto spiegato dal responsabile del team design che ha collaborato, Eric Olson, è interessante: questione di maturità.
Lo scoop di “Brand New” rompe il ghiaccio e dimostra come a volte il redesign può raggiungere il suo scopo semplicemente cambiando font. Insomma, una delle web company più ricche del pianeta ha optato per una soluzione interna dal costo quasi zero. Sono passati dieci anni dalla creazione del logo con carattere Klavika di processtypefoundry, l’azienda sentiva la necessità di un piccolo cambiamento, raccontano, «per farlo sentire più amichevole e vicino». Generalmente un marchio è creato non per tradurre letteralmente ciò che si è, ma cosa si vuole diventare. Così il logo di Facebook aveva un carattere abbastanza serioso. Ora non c’è più bisogno di cercare credibilità: la maturità del sito è cosa ovvia.
.@Facebook debuts new workmark, designed #inhouse. Thoughts? http://t.co/zWKCvXsetR @ucllc pic.twitter.com/yG8aNBnnk0
— AIGA (@AIGAdesign) July 1, 2015
Il logo
Caratteri molto stretti, angoli duri: il logo di Facebook è sempre stato molto tipico e anche molto apprezzato, è senza dubbio un logo indovinato. Ma in realtà, essendo semplificato nella iconica effe maiuscola quando si è loggati nel sito, era difficile accorgersi del cambiamento, che pure c’è e non è così banale. Basta osservare bene la sovrapposizione perché saltino subito all’occhio le differenze: la “a” è completamente appiattita, più giovanile, le “o” e le “e” sono arrotondate, mentre la “b” è più tradizionale rispetto alla font originaria da cui è derivato il logo 2005. Il parere degli esperti è che la crenatura è perfetta e si tratta di un logo più da millennials, ma niente più.
Ovviamente però sul web si stanno scatenando da qualche ora i commenti più disparati e il nuovo logo è destinato a diventare trend topic anche su Twitter. Domanda inevitabile: i lettori di Webnews cosa ne pensano?