Facebook Home non è un è un sistema operativo e questo Mark Zuckerberg lo ha detto a chiare lettere. Con una apposita slide durante la presentazione, si è voluto chiarire che non si tratta né di un Facebook OS, né di una nuova diramazione di Android in stile Kindle. Nessuna confusione sul tema, dunque: Facebook Home è una cosa differente.
Facebook Home: vedi tutte le immagini
Tuttavia Facebook Home è software, è codice, è un layer che si frappone tra il sistema operativo e l’utente per modificarne l’esperienza: non è un sistema operativo, ma agli occhi dell’utente ne ha tutte le sembianze. Tanto che, comunica Facebook fin dal primo giorno, Facebook Home riceverà con regolarità un aggiornamento ogni singolo mese. Una sorta di patch day in stile Microsoft, insomma, che cadrà puntualmente ogni terzo venerdì del mese (con una sola eccezione da qui a fine anno per il mese di giugno).
Gli aggiornamenti avranno tre finalità fondamentali. La prima è relativa alle performance, poiché l’utente non potrebbe accettare un launcher che va a rallentare (o eventualmente a mandare in crash) il proprio dispositivo: se Facebook vorrà aumentare il numero dei device compatibili dovrà verificare che tutto funzioni al meglio su ogni singola destinazione, fermo restando il fatto che la garanzia per il miglior servizio sarà offerta soltanto per i device che scaturiranno dal Facebook Home Program (HTC, Samsung e Sony).
La seconda finalità degli aggiornamenti è legata a privacy e sicurezza, elementi del tutto fondamentali per il futuro del launcher: aggiungere software sullo smartphone, infatti, significa aggiungere rischi potenziali. Data la posta in gioco, inoltre, trattasi di elementi di sicura appetibilità per eventuali malintenzionati, rendendo così Facebook Home ancora più delicato sotto questo punto di vista.
La terza finalità è relativa all’aggiunta progressiva di nuove funzioni, nuovi servizi, nuove integrazioni. Fin troppo facile è immaginare un Facebook Home progettato per micropagamenti, chiamate VoIP, coupon, news e quant’altro: pezzo per pezzo, tutto ciò è destinato ad entrare poco alla volta nell’esperienza del launcher per arricchirne il valore e per aumentare il coinvolgimento e la monetizzazione di una community che conta già oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo.
Gli aggiornamenti saranno mensili e sono già stati programmati fino al termine del 2013 (ivi compresi quelli passati, quando Facebook Home era ancora un esperimento nelle mani dei primi tester del Menlo Park):
- 18 gennaio
- 15 febbraio
- 15 marzo
- 19 aprile
- 17 maggio
- 14 giugno
- 19 luglio
- 16 agosto
- 20 settembre
- 18 ottobre
- 15 novembre
- 20 dicembre
Facebook Home sarà rilasciato negli Stati Uniti a partire dal 12 aprile: gratis, su Google Play. Arriverà agli utenti lo stesso giorno anche tramite l’HTC First, il primo smartphone con Facebook Home integrato. Il primo aggiornamento è previsto già la settimana successiva (e potrebbe essere utile per correggere i primi problemi che dovessero emergere di fronte ad un test di massa che scaturirà sicuramente dal download dei primi curiosi).
Ad oggi non è dato sapere quando Facebook Home giungerà in Italia, ma è presumibilmente nell’interesse e negli obiettivi di Facebook ridurre al massimo tali tempistiche così da consentire una penetrazione quanto più rapida possibile sul mercato del proprio software. Il calendario degli aggiornamenti della seconda metà dell’anno, insomma, potrebbe interessare anche il nostro paese.