Facebook e Websense danno il via ad una collaborazione la cui finalità è quella di mettere l’utente al sicuro di fronte alla possibilità di eventuali click pericolosi sul social network. L’allarme, del resto, è sempre più reale e quotidiano: una community da 800 milioni di utenti (peraltro estremamente attiva) è qualcosa di sicuro interesse per l’industria del malware e per questo motivo l’annunciata collaborazione svolgerà un ruolo centrale nel porre ostruzione ai tentativi di spam in corso sulle pagine del network più popoloso al mondo.
Quel che Websense è in grado di garantire agli utenti è semplicemente un raffronto in presa diretta tra qualunque link pubblicato ed il database di url maligne già in dote al gruppo. Così facendo è possibile fermare a priori la visita di qualsivoglia sito pericoloso già identificato, portando così a segno un primo importante filtro a supporto dell’utenza. Non possono probabilmente essere fermate le truffe di nuova concezione, ma l’uso di un ricco database di segnalazioni può comunque portare alla community una tutela di importante affidabilità.
Spiega Websense nella propria comunicazione ufficiale:
A partire da oggi, la tecnologia Websense si aggiunge ai sistemi di protezione Facebook già esistenti per impedire agli utenti di cliccare link senza conoscerne l’affidabilità. Quando un utente Facebook clicca un link, questo sarà confrontato con il database Websense. Se Websense determina che il link è malevolo, l’utente visualizzerà una pagina che consente di scegliere se continuare a proprio rischio, tornare alla schermata precedente oppure ottenere maggiori informazioni sul motivo per cui è stato segnalato come sospetto. […]
Questo nuovo servizio di sicurezza Facebook è fornito da Websense ThreatSeeker Cloud, una piattaforma avanzata per la classificazione e l’identificazione dei malware. All’interno di ThreatSeeker Cloud, i contenuti sono analizzati in tempo reale dalla tecnologia proprietaria Advanced Classification Engine (ACE) di Websense, che previene la perdita dei dati e l’esposizione a malware identificando minacce e contenuti online complessi.
L’avviso che compare in caso di click su url non affidabile offre all’utente due opportunità: un pulsante in grande evidenza consente di tornare indietro per proseguire la navigazione sul social network, mentre un piccolo link di minore visibilità consente di aprire sul proprio browser la pagina di riferimento. A rischio e pericolo dell’utente che non ha fatto tesoro del monito Websense.
Per Facebook trattasi di un passaggio del tutto strategico. Il gruppo dimostra peraltro di non voler costruire per ora soluzioni proprietarie, ma di volersi affidare alle collaborazioni con gruppi terzi per garantire fin dall’immediato massima tutela all’utenza. La fiducia nel network è infatti un ingrediente fondamentale che, se venisse meno, potrebbe incrinare l’intera struttura oggi in grado di tenere assieme oltre 800 milioni di persone.