Forse non rappresenta soltanto una coincidenza il fatto che il post più condiviso di Webnews sulle pagine di Facebook riguardi proprio le modalità per cancellare in modo definitivo il proprio account e che anche altri interventi riguardanti critiche alle ultime introduzioni effettuate dal social network abbiano riscontrato un ampio interesse.
Quella che fino a oggi è sembrata un’inarrestabile crescita della creatura di Mark Zuckerberg potrebbe presto trasformarsi in una tendenza di natura ben differente, se il campione di 1.588 utenti preso in esame dalla ricerca condotta da Sophos dovesse rivelarsi realmente rappresentativo per l’intera community Facebook. I risultati parlano chiaro: il 60% ha dichiarato di prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di cancellare il proprio profilo.
Quale sia la causa principale che spinge verso una tale decisione è presto detto: una gestione non trasparente dei dati personali e la continua introduzione di nuove importazione per la privacy, che in molti ritengono non idonee oppure dal funzionamento poco chiaro.
Aveva ragione Dan Yoder dunque, quando con fare quasi profetico stilava un elenco di dieci buoni motivi per cancellarsi da Facebook. Il suo punto di vista, decisamente provocatorio, potrebbe involontariamente aver anticipato il nascere di un’opinione sempre più diffusa tra i netizen.
La privacy è una cosa seria e gli utenti Facebook ne stanno prendendo coscienza. In fondo, chi vorrebbe che informazioni strettamente personali come le proprie abitudini, le tendenze politiche o alcune opinioni espresse in merito a fatti di attualità fuoriuscissero dalla cerchia degli amici più stretti, finendo in mano a terzi senza alcun controllo e per scopi magari poco nobili?
Approfondimenti sulla questione e le percentuali in dettaglio relative alle risposte fornite al sondaggio di Sophos, sono reperibili sulle pagine di PCWorld.