Facebook ha annunciato che terrà una conference call con gli azionisti giorno 26 luglio per discutere dei risultati ottenuti dall’azienda nel secondo trimestre. Si comprende come sarà un’occasione unica e importantissima per il re dei social network per rendere noto ai suoi investitori come la scommessa Wall Street non debba essere vista soltanto con accezione negativa dopo i primi deludenti risultati.
Paul Argenti, professore al Dartmouth College’s Tuck School of Business in Hanover, nel New Hampshire, ha commentato così la notizia:
«Questa chiamata è davvero fondamentale per la società. Questa sarà per loro un’opportunità per fare davvero la differenza in termini di strategie per gli investitori e impostare le cose in modo chiaro. Hanno bisogno di tornare a guadagnare lo slancio e l’esuberanza che hanno perso dopo l’IPO».
Prevedibilmente, durante la conference call fissata per le 5 del pomeriggio (ora locale), gli azionisti chiederanno garanzie in termini di attenzione verso gli utenti, e in particolar modo sul come affrontare la minaccia crescente rappresentata dalla concorrenza di Twitter e Google+. In dubbio la presenza del CEO Mark Zuckerberg, che ha sempre tenuto un profilo basso durante gli incontri di marketing pre-IPO.
Tuttavia, vista la situazione difficile attraversata da Facebook, Zuckerberg prenderà probabilmente parte all’evento magari senza leggere necessariamente i dati del secondo trimestre, ma rendendosi disponibile a qualsiasi domanda fatta dagli investitori oltre a fornire visioni strategiche sul futuro dell’azienda. Facebook dovrà dare tante risposte, soprattutto sulle effettive possibilità di guadagno per gli azionisti, e dimostrare che le potenzialità della società vanno ben oltre un “semplice” social network di successo planetario.