Facebook potrebbe sbarcare in Borsa di giovedì, il prossimo 17 maggio. La data, ancora avvolta dal mistero, della trattazione pubblica di azioni della società da 103 miliardi di dollari, potrebbe dunque rispettare appieno i programmi di Menlo Park e di Mark Zuckerberg.
L’indiscrezione è di gente che ne sa, come TechCrunch, che pur rischiando di essere smentito, ha deciso di rendere pubblica questa indiscrezione. Le loro fonti confermano quanto detto nelle ultime settimane: 40 dollari a quota e un valore totale di 100 miliardi.
Com’è noto, l’Ipo non dipende più dall’azienda, ma dagli incartamenti e da chi lo deve valutare, gli organismi federali della SEC che stanno valutando le molte informazioni sull’azienda fornite a più riprese da Mark Zuckerberg. In essi sono contenuti tutti gli elementi di forza e di debolezza della società che porteranno alla valutazione finale e alla data dell’inserimento nel listino tecnologico.
Negli Stati Uniti il lancio al NASDAQ è molto atteso. Mashable ha creato una guida per investitori con tutto quello che c’è da sapere. Per quale ragione? La crisi che sta mordendo l’economia americana ha sicuramente un ruolo nell’aver contribuito a idealizzare questa discesa nel mercato di una delle poche realtà americane in crescita nate negli anni Duemila.
La clamorosa notizia dell’acquisizione di Instagram ha certamente rafforzato le aspettative nei confronti di questa società, che ha creato un mondo popolato come un continente e dalle potenzialità economiche praticamente incalcolabili. Ma non mancano le trappole e gli ostacoli, a partire dalla lotta senza quartiere con Yahoo e dalla difficoltà di Facebook a penetrare il settore delle applicazioni per telefonia mobile.