Facebook sta attraversando un periodo piuttosto negativo: gli utenti lo stanno abbandonando, il social network non va come sperato in Borsa e la pubblicità sta iniziando a scarseggiare. Secondo gli esperti, sarà difficile recuperare terreno con i contatti che sta perdendo ma la crisi attuale potrebbe forse essere solamente momentanea.
Secondo uno studio condotto da Tim Warstall dell’Adam Smith Institute di Londra alla vigilia della quotazione in Borsa di Facebook, almeno sei milioni di americani e un milione di inglesi hanno scelto di lasciare il social network di Mark Zuckerberg. Il canale sociale sta dunque registrando una flessione, come spiegato da Warstall; si ricorda però che esattamente un anno fa, lo stesso autore dichiarava che:
Facebook continua ancora a crescere in pagine visitate e numero degli utenti. Ma come dimostrano i nuovi dati, sembra che ci sia una sorta di limite a questa crescita: e i limiti non sono il numero delle persone del pianeta o il numero delle ore che possiamo dedicarci al giorno.
Secondo Warstall, però, c’è un fattore specifico che sta determinando tale calo a livello di iscritti. La gente infatti «l’ha usato, l’ha provato e ha concluso: uhm, grazie no, non fa per me. E questo è proprio quello che Facebook, Mark Zuckerberg e i vari azionisti non vorrebbero che si scoprisse alla viglia della quotazione».
Probabilmente, però, questa crisi sarà passeggera, come sottolineato da David Kirkpatrick, noto studioso in materia, durante un’intervista rilasciata a Repubblica:
Credetemi: in tre, cinque anni Facebook sembrerà un altro mondo. Internet evolve continuamente, i sistemi sono sempre più fluidi: e magari tra qualche anno non lo chiameremo più neppure social forum. Facebook è ormai un mezzo di comunicazione a tutto tondo: e probabilmente solo il sorgere di un altro mezzo di comunicazione potrà soppiantarlo. Voi ne vedete all’orizzonte qualcuno?