Facebook sta lavorando molto duramente per tentare di arginare il problema delle fake news all’interno del social network. Un lavoro molto difficile che ha visto Facebook provare diverse strade per bloccare questo problema o, almeno, per tentare di attenuarlo. Contestualmente, Facebook sta cercando di promuovere il vero giornalismo, per dare maggiore visibilità alle fonti affidabili e credibili. L’ultimo tentativo in tal senso è quello legato ad una nuova e speciale icona che Facebook chiama “indicatore di fiducia“. Icona che se premuta, offre agli iscritti del social network la possibilità di saperne di più sull’editore che condivide gli articoli all’interno della piattaforma.
Questo “indicatore della fiducia” permette di ottenere informazioni sugli editori come le loro politiche di comportamento, la proprietà, il fact-checking ed il loro masthead. Facebook ha evidenziato come trattasi di un test ristretto ad un piccolo gruppo di editori e se tutto andrà per il verso giusto questa funzionalità si allargherà progressivamente a tutti gli altri editori che sono attivi all’interno della piattaforma. In una nota, Facebook ha evidenziato come questa iniziativa punti a voler aiutare gli iscritti a valutare se gli articoli provengono da un editore di cui si fidano e se la notizia può essere, quindi, considerata affidabile.
Questo indicatore della fiducia non è la prima iniziativa del social network volta ad aiutare gli iscritti a giudicare l’affidabilità degli editori. Alcuni mesi fa Facebook introdusse informazioni contestuali agli articoli condivisi quali una descrizione di base dell’editore ed altri articoli correlati sull’argomento.
Questo nuovo progetto di Facebook è stato realizzato da Trust Project, un consorzio internazionale di organizzazioni di informazione ospitato dall’università di Santa Clara (tra i partner italiani Repubblica e La Stampa). Tra i finanziatori dell’organizzazione si menzionano Google e Craig Newman, il fondatore di Craigslist.
Il social network, dunque, prova a introdurre una nuova funziona pensata per combattere il fenomeno delle fake news. Sarà interessante verificare la sua efficacia nel tempo. Secondo, infatti, un’inchiesta di The Guardian, molti dei progetti del social network per arginare questo problema non starebbero dando i frutti sperati, con le fake news che continuano a proliferare all’interno della piattaforma.