LinkedIn è stato creato come luogo in cui le persone altamente qualificate possono condividere i loro curriculum e trovare lavoro. Facebook ha voluto offrire un’alternativa a tutti coloro che non dispongono di un curriculum specializzato. Il social network ha annunciato di aver allargato il suo servizio di ricerca del lavoro in altri 40 Paesi, Italia inclusa. Questa particolare funzionalità del social network è stata disponibile, per lungo tempo, solamente per gli utenti americani e canadesi, ma adesso la società ha deciso di renderla accessibile a molte più persone.
Facebook, dunque, diventa un luogo anche per cercare e trovare lavoro. Il servizio, chiamato “Facebook Jobs“, funziona in maniera molto semplice. Le aziende potranno pubblicare le offerte di lavoro in più luoghi e precisamente all’interno della scheda “Jobs” presenta nella loro Pagina, nella dashboard di Google Jobs, nel Marketplace di Facebook ed all’interno del News Feed attraverso specifici annunci pubblicitari. Contestualmente, chi sta cercando un nuovo lavoro potrà scoprire tutti gli annunci di lavoro ancora pendenti, compilare automaticamente le domande di candidatura con i dati personali presenti sul social network e comunicare direttamente con le aziende attraverso Messenger.
Uno degli obiettivi di Facebook con il lancio su larga scala del suo servizio “Facebook Jobs” è di aiutare le persone e le aziende a connettersi tra loro. In questo modo le aziende potranno trovare più facilmente i profili professionali che stanno cercando, mentre le persone avranno un nuovo canale per trovare un posto di lavoro. Vista l’enorme visibilità che offre il social network, trattasi sicuramente di una novità molto interessante.
“Facebook Jobs” potrebbe quindi arrivare ad infastidire persino LinkedIn che rischierebbe, dunque, di perdere appeal con le aziende e gli utenti che potrebbero preferire la nuova soluzione offerta da Facebook.
L’opportunità più grande, però, è per Facebook. La ricerca di lavoro da parte delle persone è gratuita, ma le inserzioni pubblicitarie delle aziende no. Inoltre, questo nuovo strumento di ricerca del lavoro potrebbe portare le aziende e gli utenti ad utilizzare maggiormente il social network. Più tempo connessi significa, ovviamente, maggiori inserzioni pubblicitarie visualizzate.