Dopo 3 anni di onorato servizio, milioni di file caricati dagli utenti, ed un enorme successo nel mondo della condivisione dei file via Internet, Drop.io chiude i battenti. Non una chiusura forzata, ma la conseguenza del passaggio di proprietà, con il servizio che è stato acquistato da Facebook, il quale mostra dunque l’intenzione di arricchire il social network di uno strumento per la condivisione dei file.
Tutte le tecnologie, le risorse, e parte del team di Drop.io confluiranno dunque in Facebook, compreso Sam Lessin, fondatore del servizio. Non accadrà altrettanto per i caricamenti degli utenti, che saranno disponibili fino al 15 Dicembre, dopo di che andranno definitivamente distrutti. Gli account premium saranno utilizzabili fino a tale data, mentre gli altri avranno accesso al solo download dei file.
Grazie alle idee innovative giunte dai membri del proprio staff, Drop.io si è col tempo imposto come una delle principali realtà nel mondo della condivisione file online in tempo reale. Funzionalità quali la modifica collaborativa dei documenti, la comunicazione tra utenti che visualizzano lo stesso file, e l’impostazione del tempo di vita di ogni singolo bit caricato entreranno probabilmente a far parte degli strumenti forniti da Facebook ai propri utenti.
Da Facebook, la conferma è immediata: «possiamo confermare che abbiamo recentemente completato l’acquisizione di Drop.io, e acquisito la maggior parte dei beni del gruppo. Siamo entusiasti che Sam Lessin entrerà a far parte di Facebook». Nulla, invece, riguardo le cifre di tale accordo, né tanto meno in merito al numero di sviluppatori Drop.io che fluiranno nel team del social network di Palo Alto.
Alla base della cessione, sembrerebbero esserci motivazioni di tipo economico: nonostante per sostenere il progetto fossero stati versati circa 5 milioni di Dollari, le entrate non sarebbero state sufficienti per sostenere le spese necessarie, e da qui la necessità di vendere. I vertici di Facebook, sempre attenti alle offerte che propone il mercato Internet, non si sono lasciati sfuggire l’occasione ed hanno portato alla loro corte uno strumento che può rivelarsi un’arma in più per il futuro.