Potrebbe avere una durata veramente minima il matrimonio tra Facebook e il Nasdaq (National Association of Securities Dealers Automated Quotation), tanto che sarebbe forse più corretto parlare di “flirt” più che di matrimonio vero e proprio, se non fosse che in questo breve lasso di tempo dalla quotazione in Borsa il titolo del social network ha bruciato investimenti del valore di milioni di dollari persi tra quanti hanno scommesso sul suo debutto nel listino tecnologico di Wall Street.
E proprio a causa di questo fallimentare quanto inatteso debutto, sembra che i vertici di Facebook stiano vagliando la possibilità di uscire dal Nasdaq dopo soli cinque giorni per passare al Nyse (New York Stock Exchange), il quale, a differenza del primo che tratta solamente titoli delle aziende della cosiddetta “new economy”, accoglie i titoli di ogni tipo di società.
A rilanciare la possibilità è stata l’agenzia di stampa Reuters, secondo la quale i responsabili del Nyse avrebbero già fatto una proposta ai vertici del social network di Palo Alto, una circostanza su cui non c’è alcuna ufficialità e che al momento non è stata commentata dalle due parti in gioco.
Alcuni analisti ipotizzano che alla base del possibile passaggio ci possano essere proprio i problemi causati dalla piattaforma tecnologica di Nasdaq nelle prime ore in cui il titolo Facebook è stato quotato in Borsa, oltre a una comprensibile delusione per l’andamento delle azioni sul mercato, che solo ieri hanno chiuso con un leggero rialzo pari al 3,23% assestandosi a quota 32 dollari per azione, un prezzo sensibilmente ridotto rispetto ai 38 dollari per azione stabiliti per l’offerta pubblica iniziale.