Compreresti le azioni di Facebook? Per rispondere a questa domanda c’è ancora tempo fino al mese di maggio, quando tutto dovrebbe essere pronto per lo sbarco del social network sulla piazza delle contrattazioni di Wall Street. Il regno della finanza apre quindi le sue regole ai “mi piace” e “condividi” della community più grande del mondo, tentando di capire quanto possano pesare le dinamiche connettive su cui il team di Mark Zuckerberg cerca di costruire il proprio mercato.
Che Facebook sia orientato verso la quotazione pubblica è cosa nota da tempo ed ufficiale da alcuni mesi, quando il gruppo ha consegnato alla Security and Exchange Commission la documentazione che certifica attività, mission, virtù e fattori di rischio del gruppo al fine di consentire ai futuri investitori di valutare il quadro complessivo dell’azienda. A partire da oggi, inoltre, le azioni Facebook non sarebbero più disponibili sul mercato secondario, il che dovrebbe prefigurare un avvicinamento alla quotazione su pubblica piazza ed una solerte disponibilità delle azioni per le offerte degli investitori.
Facebook è stato valutato circa 100 miliardi di dollari, 10 dei quali sarebbero pronti a finire sul listino azionario. Il gruppo ha aggiornato più volte i documenti consegnati alla SEC e tutto ciò in virtù di un nuovo fattore di rischio che vede in Yahoo ed in 10 specifici brevetti un potenziale problema legale ed economico per l’azienda.
Secondo il Wall Street Journal anche l’ultimo tassello sta andando al suo posto: in una data non meglio precisata di maggio l’offerta sarà effettiva ed il gruppo diventerà il nuovo polo d’attrazione per gli investitori di tutto il mondo. In quella fase sarà possibile capire una volta per tutte quanto Mark Zuckerberg abbia creato un fenomeno o una semplice bolla. Ad oggi i numeri danno ragione al ragazzo ed al suo team, ma la storia della start-up, dei Winklevoss e dell’Università è ormai alle spalle (anzi, è già un film): Facebook sta diventando grande ed al ballo delle debuttanti Wall Street scriverà le proprie sentenze.