Facebook Messenger diventerà una piattaforma

Durante la conferenza F8, Facebook svelerà i dettagli relativi all'integrazione dei servizi di terze parti nella sua app di messaggistica.
Facebook Messenger diventerà una piattaforma
Durante la conferenza F8, Facebook svelerà i dettagli relativi all'integrazione dei servizi di terze parti nella sua app di messaggistica.

Durante la conferenza F8 riservata agli sviluppatori, in programma il 25-26 marzo a San Francisco, Mark Zuckerberg annuncerà grandi novità per Facebook Messenger. L’azienda di Menlo Park consentirà alle terze parti di aggiungere contenuti al popolare servizio di messaggistica. Secondo le indiscrezioni circolanti in Rete, è prevista l’integrazione di circa 20 servizi, alcuni dei quali potrebbero essere già accessibili nelle prossime settimane.

Attualmente, Facebook Messenger permette di inviare/ricevere messaggi, chiamate telefoniche, foto, video, sticker, messaggi vocali e soldi agli amici. Tutte queste funzionalità sono però accessibili esclusivamente attraverso i server di Facebook. L’azienda di Menlo Park ha pianificato un’espansione del servizio mediante app di terze parti, prendendo come riferimento WeChat e Line.

Le due app asiatiche sono diventate dei veri e propri portali, dai quali gli utenti possono accedere un’ampia varietà di servizi offerti da aziende esterne. Line, ad esempio, consente di effettuare pagamenti nei negozi, acquistare contenuti premium, condividere foto, disegnare, inviare biglietti di auguri, creare collage fotografici e leggere i manga. Inoltre, permette di seguire celebrità, squadre di calcio e reti TV, come Paul McCartney, Manchester United e BBC. WeChat, invece, offre un servizio di pagamenti mobile, in quanto permette di acquistare biglietti e pagare il taxi.

Facebook Messenger potrebbe quindi trarre ispirazione da queste app, integrando maggiori funzionalità per attirare nuovi utenti. Bisognerà però trovare un modo per non incidere negativamente sull’esperienza d’uso. Aggiungere servizi di terze parti potrebbe avere conseguenze sull’autonomia dei dispositivi mobile.

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