Chi ha creduto che Facebook potesse sbagliare mossa questa volta si sbagliava: depositando alla SEC la documentazione e i 5 miliardi di offerta pubblica iniziale (Ipo), la società di Mark Zuckerberg è subito corsa ai ripari. Infatti, i rischi derivanti dalla mancanza di un servizio remunerativo per la telefonia mobile potrebbero intaccare la solidità dell’azienda, ma il social network introdurrà degli annunci pubblicitari i primi di marzo, ottenendo finalmente una fonte di reddito al passo con i tempi.
Android e Apple vedranno sui loro dispositivi una Facebook app diversa dal solito: scorrendo tra i post degli amici, si vedranno storie sponsorizzate, come quelle per la versione desktop del social network apparse a partire dal dicembre 2011. A rivelare tutto ciò, a una settimana dalla presentazione ufficiale dei documenti necessari alla quotazione in Borsa, è una fonte vicina ai vertici di Facebook, che informa circa diverse proposte di accordo con agenzie di pubblicità.
Proprio dalla documentazione presentata, l’azienda proprietaria del social network più utilizzato al mondo aveva sollevato non poche critiche riguardo l’indicazione dei potenziali profitti derivanti dall’utilizzo di Facebook mobile. Bisogna ammettere, infatti, che la società non poteva non considerare gli utenti che accedono tramite dispositivo mobile, che ammontano quasi alla metà degli iscritti al network ma che sono in costante crescita.
Ma Mark Zuckerberg &Co. sanno perfettamente con quanti soldi sanno giocando. Proprio per questo, Facebook incentiverà gli inserzionisti a inserire link che rimandino a un’altra pagina del social network stesso – e non off-site. Probabilmente l’annuncio ufficiale arriverà il 29 febbraio, quando Facebook terrà una manifestazione per la pubblicità e il marketing a New York, dove magari si parlerà anche e ancora di Timeline.