Poco alla volta Facebook sta plasmando la propria immagine e la propria struttura. Quella che era una community di persone è diventata una community di idee, quindi poco alla volta ha tirato dentro personaggi ed aziende, ha permesso la creazione delle pagine ufficiali ed ha prosperato attorno al buzz creato dai gruppi. Ora una nuova entità ha preso forma: si tratta delle cosiddette Community Page, la cui natura ed utilità non sarà presumibilmente compresa al volo da milioni e milioni di persone abituate agli strumenti classici del network.
Ad oggi Facebook permette sostanzialmente la creazione di tre tipi di pagine: i Gruppi, le Official Page (spesso ridefinite Fans Page) ed ora le Community Page (tradotte nella versione italiana con “Pagina sociale”). Gli elementi sono scarsamente distinguibili, ma tra le tre entità vi sono soprattutto differenze a livello di privacy e di limiti nell’utilizzo dei messaggi, aspetti sui quali si è creata una certa confusione sfociando anche nelle note polemiche per i gruppi che cambiano denominazione spingendo masse di utenti tra una causa e la sua opposta senza che l’utenza fosse cosciente della cosa.
Facebook, nasce la “Pagina sociale”
I Gruppi nascono per interagire, connettere una rete di persone che intendono discutere e circondare così un’entità da persone pronte a dibattere per il raggiungimento di un qualche scopo. Le Official Page dovrebbero essere un riferimento che una entità professionale utilizza per comunicare con i propri fans o i propri clienti: può essere la pagina di un negozio, di un marchio, di un personaggio, eccetera. Le nuove Community Page hanno scopo opposto: permettere agli utenti di comunicare relativamente ad un personaggio, un marchio, un’idea, una causa. Un esempio concreto: ad oggi esiste la pagina ufficiale di Webnews.it su Facebook: la si utilizza al momento per condividere opinioni sulle news di maggior rilievo della giornata. Nulla vieta però la creazione, in futuro, di una Community Page che un utente potrebbe volontariamente aprire per parlare di Webnews.it senza lasciare a Webnews.it il pallino del discorso; così come, al tempo stesso, nessuno vieta l’apertura di un gruppo dedicato a Webnews.it per discutere del medesimo argomento, gruppo nel quale chiunque potrebbe intervenire con risposte o proposte proprie.
La nascita di questo nuovo tipo di pagine permette a Facebook di traslare le community verso questa nuova realtà nel momento in cui un marchio si trovasse “defraudato” della propria pagina ufficiale. Così facendo si crea un distinguo forte che, in prospettiva, potrebbe generare maggior chiarezza all’interno del network. Nel breve periodo, però, è prevedibile l’effetto contrario: una accozzaglia di sperimentazioni su cui 400 milioni di utenti sono pronti a gettarvisi senza particolare coscienza di ciò che succede (la distinzione tra le diverse pagine è minima).
In futuro è presumibile per le Official Page uno strumento di certificazioni simile a ciò che Twitter ha creato per i suoi Certified Account, così che l’ufficialità possa essere comprovata esternamente al network e la comunicazione relativa possa pertanto essere maggiormente avvalorata.