Facebook, negli ultimi mesi, sta lavorando moltissimo per abbattere il problema delle fake news. Tra le iniziative che il social network ha già posto in essere si ricordano il taglio delle entrate pubblicitarie per i siti che condividono le fake news, il blocco della pubblicità per le Pagine che condividono fake news, l’abbassamento della priorità nel News Feed delle notizie controverse e di quelle condivise con eccessiva frequenza.
Il social network ha, anche, istituito alcuni team di persone che analizzano le segnalazioni degli utenti e valutano le notizie marchiandole come fake news nel caso rilevassero effettivamente irregolarità. Ma, un recente report di Politico suggerisce che Facebook stia bloccando le informazioni che potrebbero aiutare questi team di controllo (fact-checkers) a fare il loro lavoro in modo più efficiente. Tutti i dati che l’azienda ha raccolto sugli effetti dei suoi sforzi nella lotta contro le fake news non sono stati condivisi con i gruppi di controllo come Snopes, FactCheck.org e PolitiFact.
Informazioni che permetterebbero a questi team di concentrarsi su specifici argomenti invece che perdersi, magari, a moderare notizie già moderate da altri team. In breve, si tratterebbe di informazioni preziose che permetterebbero a questi team di poter scegliere con maggiore affidabilità quali notizie dover analizzare e quali no. Il direttore esecutivo di Politifact, Aaron Sharockman, ha dichiarato a Politico che il processo di controllo può richiedere fino a cinque ore, quindi sapere quali storie sono da gestire sarebbe importante.
Facebook ha affermato che gli sforzi nella lotta contro le fake news stanno funzionando, ma non ha fornito alcun numero per sostenerlo.
Sara Su di Facebook ha dichiarato a Politico che il social network intende condividere queste informazioni con i fact-checkers ma che anche la protezione della privacy degli utenti è una loro importante preoccupazione. Facebook, infatti, vuole essere il più possibile trasparente rispettando la privacy delle persone.