Facebook non controllerà le fake news politiche

Facebook non metterà un argine alle fake news politiche, ma ha deciso di limitare gli annunci pubblicitari in vista delle presidenziali USA.
Facebook non controllerà le fake news politiche
Facebook non metterà un argine alle fake news politiche, ma ha deciso di limitare gli annunci pubblicitari in vista delle presidenziali USA.

In vista delle elezioni statunitensi, Facebook ha deciso di vietare i video deepfake per combattere la disinformazione online. Ma come si comporterà riguardo agli annunci pubblicitari politici? Il social di Mark Zuckerberg ha deciso di non rimuoverli del tutto come altre piattaforme hanno fatto, ma di limitarli. In altre parole, sarà meno rigido di Twitter e Google in tal senso.

La piattaforma introdurrà alcuni aggiornamenti durante la prossima estate, cominciando proprio dagli annunci pubblicitari, per garantire una maggiore trasparenza. Rob Leathern, direttore del product management, ha così dichiarato:

Sarà implementato un nuovo controllo che consentirà agli utenti di visualizzare meno annunci a tema politico, sia su Facebook che su Instagram.

Le attuali politiche relative alla pubblicità sono state sottoposte a un attento esame lo scorso anno, quando è emerso che Facebook esenta i politici dalle sue regole sulla pubblicazione di informazioni errate negli annunci. La compagnia è sotto accusa per via delle fake news, anche a causa della scarsa attenzione alla privacy degli utenti (di recente è stata denunciata una nuova fuga di dati personali, con centinaia di milioni di profili coinvolti).

Nonostante tutto, Zuckerberg ha difeso a più riprese le politiche della società relative agli annunci: nonostante la possibilità di limitare gli ads pubblicitari politici, anche la prossima estate il social network continuerà a non controllare la veridicità di una notizia prima di permettere la sua diffusione virale, perché questo – secondo i vertici – andrebbe a limitare la libertà di parola, scontrandosi con le politiche dell’azienda.

Insomma, una scelta ben diversa da quella di Twitter, che dallo scorso 22 novembre non pubblica più annunci politici a pagamento in tutto il mondo.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti