Facebook continua a lavorare per offrire nuovi strumenti che possano offrire agli editori una diversa e migliore esperienza d’uso del social network. Dopo aver aperto Mentions ai giornalisti ed aver lanciato Signal per aiutare gli editori a trovare tutte le più importanti notizie, ecco arrivare una versione rivista e corretta di “Note“. Trattasi di un servizio già esistente da molto tempo su Facebook ma che sino ad ora era passato in sordina e su cui il social network non aveva investito molto. Le Note non erano però scomparse dal paniere delle opportunità ed ora il gruppo dona loro nuovo significato per rilanciarne la funzione.
Facebook ha deciso di lanciare una versione completamente rinnovata di Note sia dal punto di vista estetico che dei contenuti. Grazie al nuovo layout decisamente più gradevole (ed in parte estraneo dal resto del network), gli utenti potranno ora esprimere tutta la propria creatività creando note complesse in cui inserire anche immagini di copertina ed un testo perfettamente formattato. Gli iscritti a Facebook potranno così creare contenuti molto più complessi da condividere pubblicamente all’interno della rete. Da sottolineare che la nuova funzionalità è dedicata ai Profili e non alle Pagine, ed è accessibile attraverso un link dedicato dove trovare le note di tutti i Propri contatti. Un vero e proprio network parallelo, insomma, che per molti versi assume una funzione diversa e complementare rispetto ai tradizionali post.
Facebook offre dunque un nuovo strumento creativo che avvicina un po’ di più il social network ad un blog. I giornalisti potranno trovare molto utile questa nuova funzionalità per redigere e condividere contenuti, ma anche gli utenti privati potranno sfruttare Note per sviluppare riflessioni di una certa complessità da poter condividere pubblicamente con tutti i loro amici sul social e non solo. La differenza è la lunghezza, l’elaborazione, la volontà di dare maggior enfasi ad un certo messaggio. Uno strumento, insomma, che continuerà probabilmente a rimanere una nicchia, ma che ora ha una dignità propria che per talune funzioni può significare un modo nuovo e più efficace di esprimere concetti, emozioni, esperienze.