AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha avviato un procedimento per inottemperanza nei confronti di Facebook. L’azienda di Menlo Park non ha messo fine alla sua pratica ingannevole e non ha pubblicato la dichiarazione rettificativa richiesta dall’Antitrust, in seguito al provvedimento del 29 novembre 2019. Facebook rischia quindi una nuova multa fino a 5 milioni di euro.
All’inizio di dicembre 2018, AGCM aveva sanzionato Facebook per violazione degli articoli 21, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. La multa per un totale di 10 milioni (5+5) di euro era stata irrogata per due pratiche scorrette. La prima sanzione era dovuta per aver ingannato i consumatori, inducendoli ad effettuare la registrazione senza informarli dell’uso dei loro dati personali a scopo commerciale. Fino al 9 agosto 2019 era leggibile sulla home page del social network la frase “Iscriviti. È gratis e lo sarà per sempre“. Ora è scritto “Crea un nuovo account. È veloce e semplice“, ma non viene fornita una chiara informativa sul valore economico dei dati personali.
Tale pratica ingannevole (e quindi la multa di 5 milioni di euro) è stata confermata anche dal TAR del Lazio all’inizio del mese. Il giudice di primo grado ha inoltre confermato la misura accessoria, ovvero l’obbligo di pubblicare sulla home page del sito web, sull’app Facebook e sulla pagina personale degli utenti la dichiarazione rettificativa allegata al provvedimento del 29 novembre 2018.
AGCM ha accertato che la suddetta pratica commerciale è stata reiterata e tuttora il consumatore non viene informato con chiarezza e immediatezza delle finalità commerciali della raccolta e uso dei dati personali. Inoltre Facebook non ha ancora pubblicato la dichiarazione rettificativa. Pertanto, in violazione dell’art. 27 comma 12 del Codice del consumo, l’Antitrust ha avviato un procedimento per inottemperanza che può portare ad un multa compresa da 10.000 e 5.000.000 euro.