Facebook ha deciso di rendere “open source” il design dei suoi server con cui gestisce i processi di intelligenza artificiale (IA) dei suoi servizi per consentire ad altre realtà interessate di fare lo stesso. Queste macchine, nome in codice Big Sur, sono utilizzate dal social network per i suoi servizi di “machine learning“, cioè software che imparano nel tempo le abitudini degli utenti della piattaforma in base al loro modo di interagire. Big Sur è un contributo che Facebook vuole dare all’ “Open Compute Project” per aiutare le aziende a progettare e realizzare sistemi similari.
Tra gli utilizzi tipici di questi particolari software, il riconoscimento delle immagini. L’intelligenza artificiale, in buona sostanza, studia una foto o un video per identificare gli elementi contenuti in essa come persone o oggetti. Tuttavia, questi sistemi di “machine learning” sono utilizzati anche in ambito di sicurezza perché analizzando grandi quantità di dati sapranno riconoscere eventuali tentativi di spam o di frodi informatiche. Oltre a Facebook, anche Microsoft e Google stanno spingendo molto su sistemi basati sull’intelligenza informatica per consentire loro di realizzare servizi di valore aggiunto sempre più smart.
Per quanto concerne Facebook, già in passato il social network aveva reso open source alcuni software dedicati all’utilizzo e allo sviluppo di soluzioni per l’intelligenza artificiale ma trattasi della prima volta che è apertamente condiviso il design hardware dei server dedicati a questa tecnologia. Big Sur sfrutta molto la potenza di calcolo delle GPU, spesso molto più efficienti delle CPU. Il server può utilizzare fino a otto GPU ad alte prestazioni che consumano fino a 300 watt di energia.
Una cosa notevole di Big Sur è che non richiede un sistema di raffreddamento speciale. Dunque, trattasi anche di server economici visto che solitamente soluzioni hardware simili richiedono costosi sistemi di raffreddamento dedicati. Big Sur utilizza le GPU di Nvidia, compresa la sua “Tesla Accelerated Computing Platform“. I server, infine, sono stati progettati per offrire una manutenzione molto semplice.