Ora Facebook vuole pagare gli editori per le notizie di alta qualità. Solo un anno fa il social network diceva il contrario, “meno news e più aggiornamenti degli amici”, ma alla luce dei recenti scandali sembra che ci sia bisogno di correggere il tiro. Lo ha detto lo stesso Mark Zuckerberg: vuole creare una scheda dedicata alle notizie di alta qualità, queste almeno le intenzioni, pagando gli editori che condividono i contenuti in quella sezione.
L’idea è emersa durante una conversazione tra il CEO di Facebook e Mathias Döpfner, CEO di Axel Springer, in un video pubblicato dallo stesso social network, ecco cosa ha scritto:
Abbiamo parlato del ruolo del giornalismo di qualità nella costruzione di comunità informate e dei principi che Facebook dovrebbe utilizzare per creare una scheda per far emergere notizie di alta qualità, incluso il modello di business e l’ecosistema per supportarlo.
Facebook potrebbe avere in questo modo un rapporto diretto con gli editori, così da migliorare la qualità delle news presenti sulla piattaforma. Non ha parlato di un servizio a pagamento per gli utenti, quindi molto probabilmente sarà gratuito. Tutto questo avviene quando lo stesso Zuckerberg chiede sulle pagine del Washington Post ai leader del mondo di creare nuove regole per Facebook e altre internet company. Già al Congresso chiese maggiori regole a chi decide, alla politica.
Non è la prima volta che Facebook si lancia in un News Feed dedicato: alla fine del 2017 spostò tutto ciò che veniva postato dagli editori in un feed separato, “esplora” in sei Paesi, ma il progetto è stato abbandonato a marzo 2018. Questa volta non tutte le news dovrebbero finire in questa scheda, ma si sta pensando alla creazione di una sezione per gli utenti interessati a Facebook come piattaforma per leggere le news, similmente alla tab dedicata ai video.
In ogni caso non è chiaro se Facebook ha intenzione di pagare direttamente gli editori, oppure offrire una fetta più grande di revenue pubblicitarie, con una scheda dedicata alle news entro la fine del 2019. Ancora in discussione il modo in cui verranno selezionate le news, ad esempio da parte di un team di editor. Queste dichiarazioni arrivano subito dopo il lancio di Apple news, che chiede 10 dollari al mese per un servizio che si può riassumere come il “Netflix dei magazine”.