Facebook dal 2016 paga una serie di utenti 20 dollari al mese, di età compresa tra i 13 e i 35 anni, per avere completo accesso ai dati e all’attività web. Questo avviene installando una VPN (virtual private network) chiamata Facebook Research, che permette alla compagnia di sapere proprio tutto ciò che accade su dispositivo, similmente all’app di Facebook Onavo Protect, che Apple ha cancellato lo scorso agosto.
Questa volta pare proprio che Facebook abbia scavalcato l’App Store, reclutando e pagando direttamente adolescenti e adulti per avere gli accessi di root dei dispositivi, ciò che per la politica Apple sul suo store virtuale è assolutamente vietato. Lo ha rivelato un report di TechCrunch, che ha anche contattato Facebook: l’azienda ha ammesso di aver condotto il programma di ricerca per raccogliere dati sulle abitudini di utilizzo egli utenti.
In alcuni casi Facebook ha anche chiesto agli utenti di inviare uno screenshot del loro storico riguardo gli ordini su Amazon. Per mascherare il coinvolgimento di Facebook il programma è amministrato attraverso i servizi di beta testing Applause, BetaBound e uTest. In alcuni documenti lo si chiama “Project Atlas”, un programma che serve a Facebook per mappare nuovi trend e competitor.
Già in passato Facebook e Apple si sono scontrate su problemi riguardo i dati e la privacy. Offrire un’app (Facebook Research) molto simile a Onavo (quella bannata da App Store) anche nel codice, potrebbe far incrinare i rapporti tra le due società.
Un portavoce del social network ha dichiarato a Business Insider che non ci sono piani riguardo la cancellazione di Facebook Research: “Come molte aziende, invitiamo le persone a partecipare a ricerche che ci aiutano identificare i prossimi passi. Poiché questa ricerca ha lo scopo di aiutare Facebook a capire come le persone usano i loro dispositivi mobili, abbiamo fornito ampie informazioni sul tipo di dati che raccogliamo e come gli utenti possono partecipare. Non condividiamo queste informazioni con altri e le persone possono interrompere la partecipazione in qualsiasi momento“. Successivamente il colosso di Menlo Park ha deciso di cancellare la versione iOS di Facebook Research, ma non quella Android, almeno per ora.
Un’ennesima tegola per Facebook, che ha negato che il programma è rivolto specificamente per gli adolescenti. Certamente “le cavie” arrivano fino ai 35 anni, ma sono stati riportati più tentativi di arruolare utenti dai 13 ai 17 anni, in una disperata rincorsa delle abitudini, gusti e attività online dei ragazzi.