Facebook ha acconsentito a pagare una somma in denaro e titoli per risolvere una lunga battaglia legale che vede Mark Zuckerberg accusato di aver rubato l’idea per il suo sito da alcuni studenti di Harvard.
Le parti in causa, il timido imprenditore 24enne Zuckerberg, ora miliardario, contro i suoi ex compagni di corso all’università di Harvard e una volta olimpionici di canottaggio Cameron e Tyler Winklevoss, hanno acconsentito a siglare l’accordo provvisorio stabilito lo scorso Febbraio, secondo quanto si legge sui documenti della corte, secondo cui Facebook dovrà acquisire la compagnia ConnectU dei fratelli Winklevoss.
Il patteggiamento venne allora rimandato da un successivo reclamo dei Winklevoss, secondo i quali l’accordo era incompleto e Facebook aveva commesso una frode non rendendo pubblici documenti chiave riguardanti i movimenti di Zuckerberg.
Il giudice James Ware, del Tribunale del Distretto Nord della California, ha respinto tali accuse e ha stabilito che la decisione è attuabile, ordinando alle parti a presentarsi a un’udienza fissata per ieri in cui si sono stabilite le modalità del patteggiamento.
Facebook, nato come versione online del libro fotografico degli studenti del primo anno di Harvard, è diventato in quattro anni un fenomeno mondiale. Il sito permette agli utenti di condividere immagini e dati personali con un selezionato gruppo di amici sul Web.
La disputa è nata dall’accusa rivolta a Zuckerberg di aver copiato l’idea per Facebook, dopo essere stato assunto, al suo secondo anno di Università, dai fratelli Winklevoss e da un terzo partner per scrivere un codice per un sito chiamato Harvard Connection.