Facebook ha un piano in quattro parti per proteggere la piattaforma da eventuali interferenze durante le prossime elezioni americane del 2018. Una strategia applicabile anche in altri contesti. Durante una conference call con i giornalisti, i rappresentanti dei team di sicurezza di Facebook hanno esposto la loro strategia per prevenire che si ripetano i fatti della campagna presidenziale del 2016.
Il primo punto di questo piano è combattere le interferenze straniere. I dirigenti hanno indicato la creazione da parte dell’FBI di una task force per monitorare i social media come un passo importante per identificare le minacce in tempo reale. Alex Stamos, responsabile della sicurezza delle informazioni di Facebook, ha affermato che la società sta anche collaborando con esperti per identificare queste minacce che arrivano dall’esterno. Ogni elezione è diversa però, e proprio per questo l’azienda sta lavorando per sviluppare approcci diversi alla lotta contro questi fenomeni a seconda dei diversi rischi all’interno di ciascun Paese.
Il secondo step di questo programma è la rimozione degli account fasulli. Gli utenti illeciti tendono a creare migliaia di account fasulli attraverso i quali condividere messaggi che possono influenzare negativamente le persone nei Paesi per dividere l’opinione pubblica su specifici argomenti. L’anno scorso, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno scoperto che un gruppo in Polonia aveva creato 40.000 account falsi all’interno di vari social media e li aveva usati per influenzare le elezioni.
Samidh Chakrabarti, un product manager che lavora per la sicurezza delle elezioni, ha detto che Facebook elimina milioni di account falsi ogni giorno. Interventi possibili grazie ai progressi nell’apprendimento automatico, che hanno permesso di individuare i comportamenti sospetti di questi account.
Inoltre, di recente la società ha anche introdotto un nuovo strumento che cerca Pagine straniere che distribuiscono contenuti non autentici di natura civica. Questo strumento ha avvisato Facebook di un gruppo di macedoni che stava tentando di influenzare le recenti elezioni al Senato degli Stati Uniti in Alabama.
Il terzo step di questo progetto è di permettere alle persone di visualizzare ogni annuncio sulla piattaforma. Durante le precedenti elezioni, gli inserzionisti erano in grado di creare i così detti “dark posts”, cioè inserzioni nel News Feed degli utenti, non pubblicate però sulla pagina del brand a cui fanno riferimento. Da allora, Facebook ha bandito questa pratica e a partire dalla prossima estate la società rilascerà uno strumento che permetterà agli utenti di visualizzare tutti gli annunci pubblicitari.
Gli inserzionisti dovranno anche rivelare quale candidato supportano oltre ad altre informazioni come i soldi investiti nella campagna pubblicitaria.
Quarto ed ultimo step di questo progetto, la riduzione della diffusione delle fake news. Facebook si affida ai fat checkers per valutare l’accuratezza delle notizie. Fino a poco tempo fa, però, queste persone erano in grado di valutare solo i collegamenti degli articoli. Facebook ha annunciato che a partire da questa settimana i fat checkers potranno recensire anche le foto ed i video.
Il piano di Facebook sembra completo e molto costoso. I dirigenti hanno detto che il numero totale di dipendenti che lavorano sulle questioni legate alla sicurezza raddoppieranno nel corso dell’anno (oltre 20 mila persone).
Ma la vera domanda è se grazie a questi sforzi Facebook riuscirà davvero ad anticipare tutte le nuove minacce man mano che emergeranno.