Facebook ha annunciato un nuovo documento per la descrizione dei termini d’uso del servizio, denominato “Normativa sui dati”, garantendo un miglior approccio divulgativo in relazione a quello che è il comportamento del social network nei confronti della privacy. Una azione doverosa ed apprezzabile, insomma: il documento è stato accorciato in modo sostanziale rispetto al passato (passando da circa 9000 parole a circa 2000), rendendo così i termini d’uso più essenziali e ordinati. Quindi più trasparenti ed utili.
A mano a mano che Facebook è penetrato capillarmente nella dimensione digitale di oltre un miliardi di persone in tutto il mondo, parallelamente le preoccupazioni per la privacy è aumentata. La consapevolezza degli utenti nei confronti di quel che è il social network, infatti, non è mai commisurata all’utilizzo che ne vien fatto, mettendo così a rischio i dati personali ed aumentando al contempo ataviche paure laddove rischi in realtà non ce ne sarebbero.
Facebook: la nuova “Normativa sui dati”
La nuova documentazione è a disposizione della community del social network per 7 giorni, tempo entro il quale occorrerà inviare commenti e suggerimenti per migliorare ulteriormente l’approccio seguito: a partire dal 20 novembre i nuovi termini saranno cosa ufficiale e regoleranno così il rapporto tra utenza e servizio nei mesi a venire, fino a nuova revisione.
Come parte della nostra missione di rendere il mondo più aperto e connesso, consentiamo alle persone di condividere contenuti. Nella presente normativa vengono illustrate le informazioni che raccogliamo e le relative modalità di utilizzo e condivisione.
Tra le principali novità v’è il capitolo “Privacy Basics“, disponibile fin da subito anche in lingua italiana, che consente di capire con estrema semplicità quali siano le impostazioni principali relative al proprio account: «Cosa vedono gli altri su di te», «Come interagiscono le altre persone con te» e «Cosa vedi tu». Trattasi di un vero e proprio tutorial che guida passo a passo alla comprensione del funzionamento della privacy sul network: un modo, probabilmente, per allontanare gli spettri che allontanano parte dell’utenza dall’uso di Facebook, nonché una mano tesa a quanti ne intravedono meccanismi sempre più invasivi sui quali l’utente perde generalmente presto il controllo.
Il team Facebook spiega anche di aver contemplato un maggior numero di informazioni relativamente alla geolocalizzazione ed alle informazioni condivise con gli inserzionisti: in quest’ultimo caso, nulla cambia rispetto al passato, ma viene fatta maggior chiarezza nei termini del servizio per approcciare la materia in modo più trasparente ed efficace.
La consultazione della nuova policy (il cui titolo è un rassicurante “Il controllo è nelle tue mani”) è qualcosa di utile tanto per i nuovi iscritti, quanti per coloro i quali non hanno mai approfondito i veri meccanismi che regolano il funzionamento di Facebook. Siccome spesso si teme soprattutto ciò che non si conosce, e visto che ciò che non si conosce è in molti casi il contesto peggiore nel quale agire, la guida messa a punto da Facebook diventa un punto fermo di grandissima utilità, al quale fare puntuale riferimento per consolidare la conoscenza che l’enorme community del network ha dello strumento in sé.
Qualsiasi richiesta, suggerimento o commento che si voglia porre a Facebook in relazione alla nuova bozza della policy, necessita della compilazione di un semplice modulo dedicato.