Altro che Twitter: Facebook sta aumentando a dismisura i caratteri a disposizione negli status delle bacheche. Se per anni siamo stati abituati a confini ristretti, il limite dei 5.000 di soli quattro mesi fa è già stato ampiamente superato: ora è di 63.206.
Con questa modifica, annunciata sul social network da un blogger, Facebook si trasforma in una qualcosa di più di un diario di pensieri: come giustamente è stato fatto notare, con più di 60 mila caratteri per post basta scriverne tre o quattro di seguito per avere un racconto e meno di una decina per un romanzo breve.
Quello che più impressiona è il balzo in avanti in poche settimane. Fino a marzo 2009 il limite era appena più grande di Twitter (160 caratteri), poi i 420 caratteri hanno caratterizzato la fase più lunga della storia di Big F. Questa estate è balzato da 500 a 5.000, ma ora il limite è stato nuovamente aggiornato e si può dire che di fatto non esiste più.
Il fatto più interessante, anche se potenzialmente disturbante, è che questo limite è biunivoco, quindi non solo possiamo scrivere 60 mila caratteri nel nostro stato su Facebook, ma possiamo farlo anche sulla bacheca degli amici. L’unica diga possibile è un settaggio restrittivo del proprio profilo sulla possibilità altrui di inserire post. Cliccando su “modifica impostazioni” alla voce “Connessioni da parte tua”, è possibile limitare, tra le altre cose, anche chi può scrivere sulla nostra bacheca. Ma questi strumenti servono a poco, se non ad allontanare gli amici sul social network, meglio diffondere norme di buon senso e, in caso qualcuno esageri, cancellare il post o segnalarlo.
Molti potrebbero pensare che tutto sommato già in precedenza si poteva scrivere testi molto lunghi, nelle note. La differenza potrebbe stare nel fatto che le note devono spesso essere taggate per avere una certa visibilità da parte degli amici o di un pubblico ancora più vasto. Mentre i nostri status sono certamente più in vista nei feed delle notizie.