Il primo brevetto che Mark Zuckerberg, CEO e fondatore di Facebook, registrò nel lontano luglio del 2006 è stato appena approvato dall’US Patent and Trademark Office, ovvero dall’ufficio brevetti statunitense. A sei anni di distanza, è passato un po’ di tempo ma il numero uno del social network più popolare al mondo ha visto accettata la sua richiesta e, pertanto, la proprietà intellettuale è da considerarsi ora a tutti gli effetti sua.
Il brevetto in questione è il numero 8,225,376, è denominato “Dynamically Generating a Privacy Summary“, è relativo alla privacy e la richiesta è stata effettuata il 25 luglio 2006. Porta la firma Mark Zuckerberg e Chris Kelly, ex chief privacy officer di Facebook. Così è stato descritto presso l’USPTO:
un sistema e un metodo per creare un riepilogo della privacy. La presente invenzione offre un sistema e un metodo per la creazione dinamica di un riepilogo della privacy. Viene creato un profilo dell’utente. Una o più impostazioni della privacy sono ricevute dall’utente associato al profilo. Il profilo associato all’utente è aggiornato con in modo da incorporare la selezione delle impostazioni sulla privacy. Viene poi creato un riepilogo della privacy per il profilo basato sulla selezione delle impostazioni.
Insomma, un brevetto che non porta alcuna novità sostanziale nell’industria, tanto che c’è chi sul Web ironizza spiegando che si tratta più di un qualcosa di accessorio voluto da Mark Zuckerberg che di una reale utilità. Il brevetto consente infatti agli utenti di Facebook di decidere personalmente le impostazioni sulla privacy per il proprio profilo, compreso il modo in cui gli altri iscritti al social network visualizzano la pagina e le informazioni messe a loro disposizione.