Facebook vale più di 40 miliardi di dollari. È questa la valutazione che SecondMarket ha proposto valutando le attività e gli introiti del gruppo. Bloomberg, nel citare l’analisi, sottolinea come i numeri indichino un valore addirittura superiore ad eBay, portando così il social network a diventare la terza Web Company più preziosa del mondo dietro ad Amazon e Google.
Google, Amazon ed eBay sono quotate in borsa ed il loro valore è rispettivamente di 193 miliardi, 74 miliardi e 39 miliardi. La quotazione di Facebook, invece, è una proiezione che ipotizza per le azioni un valore pari a 16 dollari l’una per un totale complessivo di 41 miliardi di dollari. Trattasi però ovviamente di una semplice valutazione, una sorta di valore potenziale che Facebook potrebbe decidere prima o poi di portare a Wall Street per una “pesatura” ufficiale e per portare le azioni direttamente nelle mani degli utenti: l’IPO potrebbe ormai essere vicina.
Nel momento in cui Facebook giungerà in borsa tutto sarà più chiaro attorno al gruppo. Ad oggi, infatti, tutto quel che si sa è fatto di condivisioni e di “mi piace”, con cifre spesso fumose e con dinamiche “social” non sempre semplici da interpretare. Il nuovo fenomeno del Web, insomma, vive ancora a metà tra il pericolo della bolla e la solida realtà: sebbene i numeri indichino l’incredibile ascesa del network, infatti, non sempre la monetizzazione delle nuove iniziative sarà semplice e lineare, dunque ogni valutazione sul valore complessivo vive di ipotesi e proiezioni.
In serata, quando in Italia saranno circa le 19, il mosaico di Mark Zuckerberg si arricchirà di un nuovo ed ulteriore tassello. Il Project Titan vedrà la luce e porterà agli utenti una casella di posta elettronica che andrà ad arricchire le offerte comunicative in area Facebook estendendo il network ad una nuova webmail della quale ad ora non è ancor dato nulla a sapersi. Questo tassello metterà in diretta competizione Facebook e Google, coinvolgendo un importante valore composto di advertising, servizi online, gestione di identità personali e molto altro. Da queste ed altre battaglie prenderà forma quel computo da 41 miliardi di dollari che proietta in potenziale il social network nell’Olimpo della Net Economy.