Facebook ha deciso di autorizzare determinati annunci pubblicitari che promuovono le criptovalute e contenuti correlati, anche se gli advertiser dovranno essere valutati caso per caso e pre-approvati dalla società. Le offerte iniziali di monete (ICO) e le Ads legate alle opzioni binarie saranno comunque vietate.
Il divieto alle inserzioni di questo tipo era stato attuato nel mese di gennaio, in un momento in cui le criptovalute come il Bitcoin stavano esplodendo mentre uno spazio in gran parte non regolamentato ha portato a una proliferazione di nuove monete digitali e generato truffe. Seguendo l’azione di Facebook, anche Google, Twitter e Snapchat hanno istituito divieti simili sulle proprie piattaforme. Ma se la politica del social network guidato da Mark Zuckerberg, rivolta a inibire l’advertising di tutti i «prodotti finanziari o servizi frequentemente associati a pratiche promozionali fuorvianti o ingannevoli» ha impedito anche alle aziende che operano legittimamente di acquistare pubblicità, adesso vi è dunque un cambio di direzione.
Come annunciato in un post ufficiale sul blog, la società ha affermato che «negli ultimi mesi abbiamo esaminato il modo migliore per perfezionare questa politica, per consentire la pubblicazione di alcuni annunci e per garantire che siano sicuri». Non significa dunque che nel newsfeed si vedranno pubblicità delle quasi 1600 criptovalute presenti sul mercato: gli inserzionisti dovranno ottenere l’approvazione di Facebook, presentando una precisa richiesta (“Richiesta di inserimento di prodotti e servizi relativi alle criptovalute”) che include informazioni sulle licenze di cui dispongono e se la loro valuta è negoziata pubblicamente per aiutare il team a determinare la loro idoneità.
Date queste restrizioni, non tutti coloro i quali vogliono fare pubblicità potranno farlo. Ma ascolteremo i feedback, osserveremo come funziona questa politica e continueremo a studiare questa tecnologia in modo che, se necessario, potremo modificarla nel tempo.
Un portavoce di Google ha dichiarato che la politica della società rispetto alle criptomonete rimane la stessa. Twitter non ha invece risposto a una richiesta di commento.