Facebook riproduce le cerchie sociali di G+

Facebook è al lavoro su un nuovo sistema intelligente per raggruppare gli amici in modo simile a quanto avviene su Google+. Ma in automatico.
Facebook riproduce le cerchie sociali di G+
Facebook è al lavoro su un nuovo sistema intelligente per raggruppare gli amici in modo simile a quanto avviene su Google+. Ma in automatico.

Facebook sta testando un nuovo sistema di friend list denominato Smart Lists e consistente nell’aggiunta di funzioni automatiche che suddividono gli amici in base a vari criteri: in tal modo, i colleghi di lavoro saranno raggruppati automaticamente in un gruppo, i compagni di scuola in un altro e così via. La somiglianza con le Cerchie di Google+ è più che evidente ma, rispetto al social network di Mountain View, Facebook vuole dar vita a un sistema intelligente che non faccia perder tempo e che renda l’organizzazione quanto più automatica e semplice possibile.

L’opzione fa parte del gran numero di modifiche che Facebook andrà ad introdurre prossimamente alle News Feed, e nonostante un portavoce di Facebook abbia rifiutato di commentare la notizia, l’introduzione di una friend list con un’opzione simile alle cerchie di Google+ era nell’aria già da qualche settimana. Tre sembrano essere i primi raggruppamenti che Facebook andrà a fare in modo automatico con le liste degli amici:

  • Colleghi di lavoro;
  • Compagni di scuola;
  • Persone che vivono vicino a dove abita l’utente (entro 50 chilometri)

Facebook potrebbe dunque essere presto pronto a copiare (seppur in versione migliorata) dal proprio rivale diretto una delle funzioni che più hanno contraddistinto il social network di Mountain View sin dagli albori, ma con una novità sostanziale da affiancare alla classica funzionalità per creare le liste di amici (oggi utilizzate da circa il 5% dell’utenza).

Facebook Smart Lists

Facebook Smart Lists

Con una mossa del genere, l’azienda di Palo Alto sembra voler spingere sull’acceleratore per sistemare le cose in tale direzione e invogliare maggiormente l’utenza a condividere contenuti con gruppi precisi di utenti. E se Google ha tratto spunto da Facebook per molte delle feature implementate sulla sua piattaforma, sembra giunto il momento per il social network in blu di ricambiare con la stessa moneta: botta e risposta, per difendere la propria community dalle offensive altrui.

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